“Odio dire che sono di origini siciliane. Io sono rimasto siciliano”. Giovanni Cacioppo torna nella sua terra e porta a Catania la sua comicità, grazie a un evento organizzato da Antonio Saeli Management (nella foto con il comico). Il comico, presenza di spicco di programmi come Colorado e Zelig, è nato a Gela ma da vent’anni vive a Bologna.
Giovanni Cacioppo
Realmente ci sono queste differenze tra nord e sud?
“Il modo di vivere e di comportarsi è sicuramente diverso. C’è un differente senso civico, così come il senso delle regole. Qui però siamo aperti, altruisti. Mettiamo in comune tutto. Tutti sanno di tutti. Le emozioni, i debiti, le cambiali. Al nord è tutto più riservato”.
Quant’è difficile far ridere in un momento come quello attuale?
“Non dipende dal momento. È sempre stato difficile ma per fortuna a me è venuto sempre facile. La gente che viene ad uno spettacolo esce per svagarsi e per farsi una risata”.
Come nasce un personaggio comico?
“Li studio dalla vita reale. Girando per strada vedo qualcuno che mi colpisce o che è vestito in maniera particolare e poi costruisco e amplifico”.
A lei cosa fa ridere?
“Il paradosso e l’assurdo. Le soluzioni trasversali ai problemi della vita”.
Lei ha calcato due palchi importanti, Zelig e Colorado. Qual è la differenza?
“In questo momento nessuna. Uno è calato e l’altro è cresciuto. In questo momento si stanno equiparando”.
Ha fatto parte del mondo del cinema, della televisione e del teatro, quale preferisce?
“Indubbiamente il teatro. Il contatto con il pubblico ti gratifica molto di più. Hai una risposta diretta. Poi il cinema e infine la televisione che è quasi inutile artisticamente. Si ha un rapporto freddo con le telecamere. Indubbiamente è quella che ti dà più visibilità. Ad esempio a Zelig abbiamo toccato punte di 8milioni di spettatori che per averle in un teatro devi girare vent’anni”.
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