Giulia Gangi, “la musica come veicolo di miglioramento sociale”


Giulia Gangi
Giulia Gangi

La catanese Giulia Gangi, docente all’Istituto Musicale Vincenzo Bellini di Catania, e vincitrice, lo scorso anno, del premio Domenico Danzuso, è l’ideatrice della rassegna Classica internazionale, giunta quest’anno alla XII edizione, che si terrà al teatro Angelo Musco di Gravina di Catania fino ad Aprile. La musicista si distingue nel mondo della musica classica grazie alla sua versatilità e preparazione, riconosciuta a livello nazionale e internazionale. La prestigiosa rassegna invece, promossa dall’associazione catanese MondoMusica con il patrocinio del Comune di Gravina di Catania Classica internazionale presenta un cartellone di 16 concerti  che offre un’ampia offerta di stili e generi, dalla musica da camera al jazz.

 

Intervista a Giulia Gangi

Perché ha creato Classica Internazionale?

 “Ho voluto proporre un’offerta, un percorso, un viaggio attraverso interpreti ed autori che guidano al piacere e alla conoscenza di una musica non commerciale e alternativa rispetto a quella

Giulia Ganci
Giulia Gangi

proposta dai mezzi di comunicazione di massa. Personalmente, sono stata fuori dalla nostra Sicilia per studio e lavoro, ma ho deciso di tornare e sfruttare le mie amicizie per portare grandi a Gravina di Catania, testimoniando che anche qui si possono fare eventi di qualità. Alla base della mia attività c’è una enorme passione e soprattutto una profonda convinzione: la musica può essere davvero un veicolo di miglioramento sociale. Ho scelto quindi un percorso di qualità, affiancando artisti di riferimento del panorama internazionale come Andrei Gavrilov con giovani talenti già affermati come il diciottenne Ruben Micieli.”.

 Come procede la XII edizione di Classica Internazionale?

“Molto bene. Si è ripresentato il solito riscontro da parte degli artisti e degli spettatori fedeli. A livello di fruizione Classica Internazione non ha mai avuto grandi problemi. Puntiamo soprattutto sul pubblico giovanile, e devo constatare con orgoglio che il teatro è pieno ad ogni concerto. Mi capita, ovviamente, di girare spesso in grandi teatri e realtà legate alla musica classica, e vi assicuro che spesso lo scenario è veramente tristissimo. Questo penso sia dovuto anche al fatto che i nostri concerti seguono un format diverso, molto più intimo e a stretto contatto con lo stesso artista previsto per la serata. Il pubblico ha infatti la possibilità di dialogare con il musicista, di fare addirittura dei selfie, insomma si tratta un contesto non troppo istituzionale, che aiuta e avvicina  anche il giovane. Questo mese di gennaio, inoltre, con i suoi diversi incontri, è riuscito a spaziare dal jazz alla musica da camera, sino all’opera e al pop, confermando come il programma di Classica Internazionale, sia diversificato e dedicato a più fasce d’età, e come la musica possa essere momento di condivisione.”

Come riesce a conciliare l’attività da insegnante con tutte le altre iniziative culturali e artistiche?

Giulia Ganci
Giulia Gangi

“Non è una questione di conciliazione. E’ semplicemente la mia vita. Vivo la musica in ogni suo aspetto, da quello pianistico-esecutivo a quello teorico-musicologico, dalla didattica applicata all’infanzia alla formazione professionale per gli studenti dell’Istituto Musicale Bellini di Catania. Ho anche intrapreso l’attività di operatrice culturale collaborando con le migliori realtà musicali locali, puntando sul coinvolgimento di un pubblico appassionato, composto prevalentemente da giovani”.

Domenica scorsa si è assistito ad una serata tutta al femminile…

Sì, Oksana Svekla al pianoforte ha interpretato un programma tutto al femminile. Tutte le opere proposte, infatti, erano state composte da donne: l’ottocentesca Clara Schumann, a cui verrà dedicata pure la serata del 12 marzo, Fanny Mendelssohn e Élisabeth-Claude Jacquet de La Guerre.

 

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