La notte di San Lorenzo all’insegna del buon bere


Il 10 agosto si rinnova in più di 200 centri storici e cantine d’Italia l’evento Calici di Stelle. Come si sta preparando la Sicilia? Lo abbiamo chiesto a Salvo La Lumia presidente del Movimento Turismo del Vino sezione siciliana.

“L’evento Movimento Turismo Vino e Città del Vino nasce con la collaborazione con l’Unione Astrofili Italiani, e come ogni notte di San Lorenzo, ci auguriamo una pioggia di stelle da celebrare con il vino in ogni sua declinazione: dalle bollicine, al rosso, al bianco, alle annate introvabili sino ai nuovi biologici ai Doc e Igt. La Sicilia sta partecipando con i suoi vari territori: all’interno del Parco Naturale di Zafferana Etnea ci sarà un vero e proprio itinerario degustativo, a Monreale i Marchesi de Gregori faranno veleggiare lanterne al cielo. Verranno stappate annate fuori commercio, e a Donna Fugata ci sarà “100 tappi & stappi”, la raccolta di tappi in collaborazione con Amorim Cork Italia. Assaggi di vendemmia notturna da Don Saro di Linguaglossa. Inoltre al Porto Turistico di Marina di Cala,  musica live anni ’70 e ’80 e cocktail a base di vino con La Lumia, Quignones e Fiore”.

Salvo La Lumia, ha appena 33 anni, e in un periodo in cui i giovani sembrano non trovare la propria strada e stabilità, è riuscito a coniugare la passione dei suoi studi in agraria con lo sviluppo dell’azienda di famiglia.

 


Lei è palermitano e si è trasferito a Licata appena adolescente. È stato difficile in quegli anni fare questo passo?

“Io ho sempre avuto la passione per la terra, per la mia Sicilia, e ho fatto in modo, pur studiando all’Università di Pisa, di utilizzare le mie conoscenze, per migliorare quest’isola. Ho studiato al Liceo Classico di Licata, per poi formarmi in teoria e in pratica in altri territori che a livello vinicolo erano più avanti di noi; già a 16 anni sono stato a Pantelleria per apprendere le tecniche di appassimento che ho reinterpretato prima in collaborazione con mio padre e nei tre anni successivi con l’istituto regionale della vite e del vino, in un passito di nero d’avola e con la vendemmia tardiva (consiste nel vendemmiare l’uva quando ormai è appassita sulla pianta, affinché il contenuto zuccherino dei loro acini si concentri. I vini sono più dolci, e con sapore più intenso;  il vino, così, acquista caratteristiche qualitative ancora più pregiate. ndr).

Dunque il suo lavoro è proprio passione e non solo sviluppo dell’azienda di famiglia.

“Mentirei se dicessi che non mi interessa ciò che mio padre ha gestito da sempre.  Ma credo che un’azienda per crescere deve essere seguita con amore e con uno sguardo al futuro. Mai adagiarsi. E’ vero che ho studiato agraria, ma recandomi in Toscana e Piemonte ho cercato di apprendere i segreti per migliorare le mie produzioni, già dal 2001 ho cominciato a condurre tutte le fermentazioni e le vinificazioni in modo indipendente. Sicuramente però oggi per condurre bene un’azienda bisogna anche fare marketing e con la crisi che dal 2009 ha colpito il mondo enologico ho cercato di aprirmi anche ad un mondo nuovo, come quello dell’enoturismo”.

Parliamo del Movimento Turismo del Vino Sicilia. Lei è presidente dal 2011 e raccoglie successi ad ogni evento.

“Ho compreso una cosa: le aziende devono fare squadra. E’ ovvio, che ognuno di noi cerca di portare avanti la propria proprietà, ma, con la giusta informazione del territorio è l’intera Isola ad avere successo. Il corretto approccio con il turista, sia esso giornaliero o di lunga durata, italiano o straniero, deve invogliare questo a ritornare, a scoprire luoghi nuovi nella stessa regione e a parlare ottimamente del luogo visitato.

La mia azienda fa parte da anni di MTV Sicilia, ma mi rendevo conto che mancava questo tipo di approccio, che invece al nord era presente da anni. Così quando fui eletto presidente ho subito utilizzato internet e contattato la stampa di settore per informare. Allo stesso tempo cerco di far capire alle aziende vinicole, che seppur concorrenti siamo una famiglia. Ho dato mandato a un tour operator regionale di creare dei percorsi turistici, pacchetti grezzi di tour utilizzando le aziende MTV come punti ristoro, pernottamento o visita, alternandole ai soliti monumenti e musei.  Oggi siamo 42 rispetto ai 23 di inizio 2011, ben 19 in più e le richieste continuano a fioccare”.

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