Laura si è sposata civilmente a Giugno, dopo 5 anni di convivenza con Rosalba, al Castel Ursino di Catania. Presente il sindaco Enzo Bianco a sancire la prima unione civile tra donne. In realtà il registro delle unioni civili è stato approvato nel marzo 2014, Laura e Rosalba sono però la prima coppia gay ad essere state iscritta.
Certi luoghi comuni devono essere distrutti. Catania ha, in realtà, una mentalità molto aperta, ed è la seconda città dopo Milano, con maggior numero di coppie omosessuali dichiarate.Perché avete deciso di sposarvi in Sicilia?
Qui abbiamo tutti i nostri affetti. Volevamo un matrimonio circondate dalla nostra famiglia e dai nostri amici. Non volevamo, inoltre, rinunciare alle nostre usanze. Come poteva mancare la classica cunzatina do letto?
Quali diritti vi concede l’unione civile regionale, cosa è cambiato nella vostra vita?
Noi siamo una regione a statuto speciale, siamo quasi uno stato a sé stante, e in campo di unione civili, siamo perfettamente in linea con i diritti riconosciuti negli Stati dell’Unione Europea. L’Ars di Palermo si è dovuta adeguare, come dovrà fare presto tutta l’Italia. Concretamente godiamo dei pari diritti di una coppia eterosessuale sposata. Qualunque bene dovessimo acquistare sarà per il 50% di mia proprietà e per il 50% di mia moglie. Se dovessimo avere un figlio saremmo due genitori a tutti gli effetti su ogni campo.
Desiderate avere a breve dei figli?
Sì, ci stiamo già provando. Vorrei lasciare l’opportunità delle adozioni, alle coppie che non possono avere figli, augurandomi che i tempi legislativi si accorcino in breve tempo.
Cosa ne pensa della proposta di legge Cirinnà?
Mi sembra una mossa strategica per cercare di accontentare la comunità omosessuale. Inoltre il cammino verso l’approvazione della legge è veramente ancora troppo lungo.
Quali difficoltà sorgono nell’essere una coppia gay a Catania?
Magari sarò io la fortunata, tuttavia personalmente ho sempre potuto contare sul pieno appoggio di parenti e amici. Mia nonna ha 88 anni e persino con lei non ho mai avuto alcun problema nell’essere ciò che sono. Del resto lo sono fieramente dai miei 11 anni, vivendo pienamente e serenamente la mia vita sessuale, (anche con donne che si proclamavano etero), e ora sono felicemente sposata.
Vorrebbe quindi mandare un messaggio positivo a tutte le coppie che volessero imitarla?
Certamente. Certi luoghi comuni devono essere distrutti. Catania ha, in realtà, una mentalità molto aperta, ed è la seconda città dopo Milano, con maggior numero di coppie omosessuali dichiarate.
che significa che l’ars di palermo, in una sicilia a statuto speciale, si è adeguata all’europa? se oggi sposassi il mio compagno cileno presso il comune di palermo lui otterrebbe la cittadinanza italiana?