Fa tappa in Sicilia “Nel nome del padre”, un reading “intepretato” da Patrick Rossi Gastaldi nella doppia veste di regista e attore e da Margherita Buy.
Sarà al Teatro Stabile di Caltanissetta il 10 dicembre, il giorno dopo al Cine Teatro Grivi di Enna, il 12 dicembre al teatro di Sortino.
E al Teatro ABC di Catania dal 13 al 15 per la stagione teatrale Turi Ferro organizzata nel capoluogo etneo dall’Associazione Culturale ABC.
Scritta nel 1997 da Luigi Lunari e rappresentata, per la prima volta, l’anno successivo con il titolo “Risvegli”, l’opera è stata tradotta in inglese, francese, tedesco, turco, giapponese, russo e olandese.
Signora Buy, parliamo del personaggio che lei interpreta?
“La storia è quella di due giovani provenienti da famiglie importanti e ingombranti: Kennedy da una parte e Togliatti dall’altra. Il mio personaggio è Rosemary, sorella di John Kennedy. Una donna dagli atteggiamenti non idonei a una famiglia di quel tipo. Viene quindi fatta lobotomizzare dal padre. Un destino non diverso tocca ad Aldo Togliatti, figlio di Palmiro, con qualche problema psicologico. Viene rinchiuso in una clinica e continuamente sedato. Ambedue hanno pagato un durissimo prezzo alla personalità e alle ambizioni”.
Siamo più abituati a vederla al cinema che non in teatro. È una scelta o una casualità?
“Per me salire sul palco ogni volta è una sfida spaventosa: affrontare il pubblico, me stessa, certe mie paure. E prima di entrare in scena mi chiedo: chi me lo ha fatto fare. Quando il sipario si apre, però, mi piace moltissimo. E poi mi interessa presentare alla gente questo personaggio, queste due vite. Considero questo spettacolo un regalo a due persone ferite. Questo mi ripaga”.
Dieci giorni di tournèe poi un fermo di due mesi. È un modo per conciliare il suo ruolo di attrice e madre?
“Non me la sento di lasciare per troppo tempo cose che hanno bisogno di me. Forse sono meno forte di altre mie colleghe ma preferisco giostrare i miei appuntamenti lavorativi in maniera più tranquilla”.
È la prima volta che recita in teatro in Sicilia?
“Credo proprio che sia la prima. E sono curiosa di capire come reagirà il pubblico siciliano. Conosco più le isole che non l’entroterra. Ma sono stata anche a Palermo, Noto. Bisognerebbe restare a lungo nella vostra Isola per conoscerla come merita”.
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