Rita Carbonaro: “La Biblioteca Ursino Recupero non chiuderà”


“Non c’è nulla di abbandonato e niente di lasciato al caso”. Con fervore, passione ed un velo di tristezza per il grave momento che sta attraversando Rita Carbonaro, direttrice ed unica dipendente in organico della storica Biblioteca “Civica e Ursino Recupero”, spiega dettagliatamente cosa stia succedendo, confermando che continuerà a restare aperta al pubblico e ad ospitare tutti gli eventi culturali promossi. Passeggiando tra le imponenti sale progettate dall’ex Museo alla Libreria dei Padri cassinesi, al Refettorio piccolo, dalla Sala Guttadauro al Corridoio dell’elefante per concludere il nostro percorso alla Sala del cellerario, oggi Biblioteca-  Museo di Mario Rapisardi, non si può che rimanere attratti dalla magnificenza di questo luogo in cui sono custoditi oltre 270 mila volumi: manoscritti, codici miniati, pergamene, erbari, corali, incunaboli, cinquecentine, libri rari e di pregio, giornali e periodici, disegni … Basti ricordare tra le perle: la Bibbia miniata del XIV secolo, attribuita a Pietro Cavallini, l’Officium Beatae Mariae Virginis del XV secolo di Varnucci il Vecchio. Nonostante la carenza di risorse umane e finanziarie la Biblioteca continua ad offrire un servizio di altissima qualità, grazie anche al supporto dei tirocinanti del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università degli Studi di Catania. Queste sono le parole dell’instancabile direttrice, che continua a svolgere il suo compito con dedizione e tenacia in questo e per questo prezioso luogo: “Continuerò a tenere aperta al pubblico la biblioteca anche se dovessi star male o avere bisogno di un periodo di ferie. Ricoprirò il mio ruolo sempre, ogni giorno, mantenendo in ordine l’intera struttura”.

Da quattordici anni è la direttrice della Biblioteca “Civica e A. Ursino Recupero” e dal 2009 l’unica dipendente in organico. La biblioteca, proprietà del comune di Catania, versa attualmente in gravi condizioni economiche. Possiamo parlare di questa situazione?

“Sto vivendo un momento grave non solo io, ma l’intera città. Da luglio 2012 non ricevo lo stipendio. Sono stata contattata dalle maggiori emittenti nazionali e il mondo del web mi sta dando grande forza. Sento il calore della gente in questo momento ed è una cosa molto bella, mi aiuta ad andare avanti sempre e comunque. Mi spiace molto che per un solo istante si sia pensato che l’attuale situazione della “Civica e Ursino Recupero” fosse un semplice scherzo che circolava su internet. Sono sicura che il Sindaco non si è ancora pronunciato, perché sta cercando di risolvere positivamente il problema in questione; nonostante la solidarietà da parte di tutti, ritengo sia giusto che il Comune di Catania si faccia carico della biblioteca come previsto agli Articoli 5 e 10 dello Statuto a firma del Presidente della Repubblica”.

Quale dovrebbe essere il gesto concreto del sindaco nell’immediato?

“Chiedo cose semplici. Non voglio nulla di eccezionale. Ho bisogno del mio stipendio che non percepisco dal mese di luglio 2012 a gennaio 2013 , di qualcuno che si occupi della pulizia e delle unità di personale che mi aiuti nel chiudere ed aprire la biblioteca e a gestire la sala. Non penso siano cose impossibili da poter ottenere”.

Gira voce che la biblioteca stia per chiudere, che ormai sia tutto finito. Rita Carbonaro a tutto questo gran chiasso di notizie incerte come risponde?

“La Biblioteca non sta per chiudere e non è abbandonata a se stessa. Tutto funziona a pieno ritmo. Nulla è lasciato al caso, l’attività continua come sempre. Credo in un futuro migliore, la Biblioteca continuerà a vivere. Chi accede in questo luogo non nota nessun segno di decadenza né della struttura né del servizio. Faccio tutto da sola anche le mansioni che non mi competono. Il mio impegno nello svolgimento di tutte le attività, nonostante la pessima situazione, è sempre continuo e uguale. Chiedo solo il mio stipendio, perché vivo del mio onesto lavoro e non ho altri introiti”.

Quali sono stati i gesti d’affetto dell’utenza?

“Sono arrivati segni d’affetto da tutta Italia, dalla Francia, dalla Germania, dall’America. Appena saputa la notizia tutti mi hanno dimostrato il loro affetto persino dall’Uruguay e dall’Israele. Tutti sono pronti a dare qualcosa cercando con quel che si può di migliorare la situazione”.

LaCivica e Ursino Recupero” è un vanto per l’ Ateneo catanese; il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università degli Studi di Catania situata nel Monastero dei Benedettini sede anche della Biblioteca cosa sta facendo di concreto?

“Il professore Enrico Iachello ha promosso un volontariato speciale invitando  i docenti del Dipartimento di Scienze umanistiche  a supportare la direttrice per alcune ore, nelle varie attività. La professoressa Katerina Papatheu, ricercatrice di Lingua e civiltà della Grecia moderna e contemporanea, ha promosso una petizione sul web a sostegno della biblioteca. Molti gli studenti delle varie facoltà che hanno dato la loro adesione per un eventuale volontariato e le associazioni culturali pronte a  far sentire la loro voce sulla difficile situazione che l’Ente sta attraversando. Il Presidente della Regione Rosario Crocetta ha mandato due suoi collaboratori per conoscere meglio questa problematica. Tutti questi sono gesti molto belli che non ti fanno sentire sola, e ti danno la forza di continuare con maggiori stimoli e vigore. Tutti i volontari potranno essere un supporto prezioso, ma non una sostituzione alla mancanza di personale”.

Le visite guidate, contribuiscono a dare un minimo introito all’Ente? Tutti quest’incontri con le scuole, con i turisti, con gli amanti della cultura in genere cosa le hanno dato?

“Tutti i visitatori rimangono entusiasti: parlare del ricco patrimonio bibliografico posseduto, della storia della biblioteca, diventa occasione per far conoscere ogni singolo angolo dell’intera struttura, descrivere e raccontare Catania. L’emozione più grande, senza dubbio, la trasmettono i bambini della scuola elementare e media i quali con grande stupore e semplicità s’innamorano del posto e chiedono ai genitori di ritornare. Molti sono ritornati a prescindere dalla scuola. Sono piccole soddisfazioni che riempiono il cuore e ti fanno amare ancora di più questo lavoro”.

Da poco si è concluso un Consiglio d’amministrazione molto delicato ed importante per cercare di risolvere la situazione. È stata presa una decisione? Cos’è successo?

“Il Consiglio in merito al volontariato mi ha incaricata di redigere una relazione con l’elenco di coloro i quali hanno dato la loro adesione.  Per  quanto attiene alle donazioni, il Consiglio ha deliberato di aprire una sottoscrizione e attivare un conto corrente postale nel quale fare confluire le eventuali donazioni. Per la mancata erogazione del contributo obbligatorio da parte del Comune, il Presidente Senatore Fleres, scriverà una lettera al Sindaco, proponendo un piano di ammortamento delle somme dovute. Il Comune ha un debito con la nostra struttura che ammonta a un milione e ottocento mila euro, una cifra altissima che non potrà onorare in tempi brevi. Sarebbe un successo se il Comune erogasse una somma mensile atta a coprire il mio stipendio, i pagamenti Inps, la derattizzazione, la vigilanza ecc… durante la seduta del Consiglio d’amministrazione, la Soprintendente si è impegnata affinché, del personale regionale possa essere comandato presso la Biblioteca. Al di là dei provvedimenti adottati dal Consiglio io sono fermamente convinta e fiduciosa che la situazione cambierà in positivo, per questo luogo patrimonio dell’Umanità dell’Unesco”.

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