“Ho lavorato e continuo a farlo per realizzare un cammino d’arte ed enogastronomia che unirà Todi, Montone e Umbertide con la Sicilia”. Il giovane pittore Samuele Ventanni sarà protagonista, insieme al padre Emanuele, nel progetto Biennale d’Arte 2015 che lega la Sicilia con l’Umbria in nome della storia e delle eccellenze che hanno costruito la tradizione e la cultura dei due popoli. Lo incontriamo in occasione del talk show promosso dal nostro magazine Sicilia e Donna insieme alla banca Mediolanum sui prodotti della nostra terra.
Abbandona l’università per dedicarsi all’arte a tempo pieno. Ci spiega il suo particolare modo di creare?
“Creo delle sfumature su una superficie monocromatica. Catturo la luce e la non luce. Mi piace utilizzare dei materiali giovani come il nichel. Quando creo mi diverto molto”.
Cosa significa per un ragazzo giovane come lei fare arte e viverla con totale devozione?
“Penso che ognuno nasca con una predisposizione ben precisa nella vita. Sono convinto che si debba lottare per ciò in cui si crede e vivere con consapevolezza i propri sogni. L’entusiasmo è fondamentale per andare avanti”.
Qual è lo spirito delle sue creazioni?
“Il divertimento. Quando dò vita ad una mia opera devo gioire ed essere felice di quello che sto facendo. Se manca questa condizione è impensabile poter pensare di realizzare qualcosa”.
“La prima volta che ho esposto i miei lavori sono stati subito acquistati. È stata, senza dubbio, una grande soddisfazione, perché la gente apprezza una tua idea e un tuo pensiero”.
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