Verba volant: diffondiamo la cultura dei libri fra i più piccoli


verba volant

Abbiamo intervistato Fausta Di Falco, direttore della casa editrice “Verba Volant”, presente al BUK Festival di Catania. La Di Falco con la sua originalità ha intrattenuto i bambini con letture animate e laboratori creativi. La casa editrice ha portato una novità al festival, la presenza di Giorgina, una Fiat 500 degli anni ’60 che ha incuriosito i visitatori. Scelta come simbolo della casa editrice, rappresenta la voglia di diffondere la passione per i libri, con le letture in movimento.

 Di cosa si occupa Verba Volant?

È una casa editrice che ha sede a Siracusa ed è gestita per la maggior parte da donne. Abbiamo una collana di narrativa per adulti, “Ad Maiora”, rivolta agli esordienti e una collana di libri per bambini. Il nostro intento è di formare nuovi lettori e proviamo a diffondere il più possibile la cultura del libro fra i più piccoli. Li coinvolgiamo attraverso laboratori creativi.

Perché avete scelto di portare al BUK Festival Giorgina, questa antica automobile così simpatica?

Questa è la sua prima comparsa ufficiale. L’abbiamo scelta come simbolo, perché vogliamo portare in giro le letture ad alta voce e i laboratori per i bambini, nelle piazze e negli eventi culturali.

In cosa consistono i laboratori?

Proponiamo letture animate e attività creative manuali. Inoltre ci occupiamo di “labomerende” che sono costituite da una lettura animata e di un laboratorio: collage, modellazione, origami. Attività creative legate alle tematiche del libro che si è letto. I bambini possono così imparare divertendosi.

Come reagiscono i bambini?

Si divertono molto. La risposta è positiva sia da parte dei piccoli che dei genitori.

Cosa avete notato in queste giornate del Festival?

Purtroppo, ci sono casi in cui i genitori non sono disponibili verso i bambini nell’ambito della lettura. Molti acquistano i libri e invogliano i figli a  leggere. Ma alcuni, pur vedendo il bambino coinvolto nella lettura e nella storia, negano al piccolo l’acquisto del libro. Non è solo un fenomeno che abbiamo notato a Catania, ma anche in altre parti d’Italia. Lo posso capire quando in famiglia ci sono problemi economici, ma quando ci si può permettere di acquistare un libro e non lo si fa, si trasmette al bambino un messaggio negativo verso la lettura. Dove ci sono i genitori non interessati a leggere, difficilmente i figli diventeranno lettori. Il desiderio di leggere non è un capriccio, occorre venire incontro al figlio. Le nostre soddisfazioni più grandi avvengono quando le mamme ci raccontano che il bambino non si vuole più separare dal libro e lo porta con sé, a letto.

Avete nuovi progetti?

Abbiamo da poco inaugurato una nuova collana dedicata a Laura di Falco. Era una scrittrice siciliana che è stata finalista due volte al premio Strega, nel ’59 e nel ’76. Ha avuto critiche favorevolissime da Montale, ma poi è stata completamente dimenticata. Stiamo cercando di farla riscoprire. Abbiamo inaugurato anche la collana “Libri da parati”. Sono dei libri creativi con un lavoro particolare di cartografica che hanno avuto un buon successo.

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