Rosa Scudera, abbandona con gioia una laurea in economia, per intraprendere un’altra strada, trasformare il proprio hobby e la propria creatività in un lavoro. Unendo la sua maestria da sommelier all’esperienza del pasticcere Agostino Nuzzi, crea, rischiando, DivineDelizie, una linea di praline di cioccolato fondente dal cuore morbido. “Agostino Nuzzi fa parte del mio mondo sin da bambina – ci racconta in questi giorni di fine festività che tanto l’hanno impegnata – La sua prima pasticceria si trovava vicino casa. Quando decisi di inseguire il sogno di DivineDelizie, sono andata da lui. La sua esperienza e competenza sarebbero state le armi in più che mi mancavano per trasformare il mio esperimento in realtà”.
Quando è nata l’idea di Divina e Delizie e perchè hai deciso di cambiare rotta rispetto ai tuoi studi?
“L’idea di DivineDelizie nasce nel Febbraio 2013, durante una visita in cantina. Tra gli avventori si notava la mancanza di un dolce che mettesse d’accordo tutti. Generalmente il cioccolato chiude qualunque discussione, ma quando si ha a che fare col vino, il ruolo del cioccolato non è proprio dei più semplici. Mentre si parlava col titolare della cantina, dove eravamo ospiti, parte la sfida: realizzare un dolce che mettesse insieme cioccolato e Nero d’Avola.
Qualche tempo dopo, mi ritrovo a sperimentare in cucina, e tra un sorso di vino e un morso di cioccolato, nasce il morbido ripieno che oggi ritroviamo nei Didì: le praline di DivineDelizie”.
Vino e cioccolato, due elementi quasi divini perché investire su di loro?
Investire in vino e cioccolato perché il loro è un matrimonio d’amore. Per quante ricerche di mercato ho potuto fare, prima di decidere di intraprendere questa impresa, non ho trovato un prodotto simile. I miei amici assaggiavano e rimanevano stupiti. Alla fine mi son detta: perché no?! In fondo, anche durante gli studi in giurisprudenza, la passione per la pasticceria non mi ha mai abbandonato. DivineDelizie poteva essere la mia occasione.
Aromi e profumi, un tuffo nel passato dal retro gusto siculo, perché questa scelta e come riuscite a bilanciarli?
L’avrai sentito centinaia di volte, ma anch’io credo che il futuro si possa affrontare solo se conosciamo bene il nostro passato. DivineDelizie fonde la tradizione vinicola sicula con il cioccolato più fine, per regalare un’esperienza di aromi e profumi nuova. La sfida è stata riuscire a trovare un cioccolato che fosse all’altezza dei vini di Sicilia. Ciò ci ha portato a scegliere diversi cru. Mentre per il Marsala e per lo Zibibbo abbiamo scelto delle pure origin, rispettivamente un puro Ecuador e un puro Brasile, per il Nero d’Avola la sua complessità aromatica ci ha condotti ad abbinare un blend.
Oggi si parla sempre più di esportazione. Voi avete più soddisfazioni dal mercato estero o dal mercato italiano?
Il mercato ha accolto con curiosità i nostri prodotti, che piano piano si stanno facendo strada. Gli e-commerce che commercializzano DivineDelizie spediscono anche all’estero. Siamo stati contattati da diversi importatori, ma al momento stiamo lavorando dal punto di vista burocratico per acquisire le certificazioni occorrenti per quei mercati.
Quando è stato il momento in cui hai capito che la scelta fatta era quella giusta?
Ogni giorno è una sfida, con momenti in cui metto tutto in discussione ed altri in cui sono certa di aver fatto la scelta giusta. La certezza che ho è che amo il mio lavoro, e per quanti ostacoli ci siano da superare, DivineDelizie è il mio futuro.
Le sue prelibatezze sono speciali. Cosa ti ha illuminato e qual è il traguardo che ti sei prefissata?
Dal cioccolatino al gelato, dal semifreddo ai dolci per le feste, i progetti di DivineDelizie sono molteplici. Per questo è stato fondamentale Agostino Nuzzi. Il lavoro in laboratorio mi ha insegnato tantissimo ed ha stimolato la mia creatività. Il traguardo da raggiungere è la creazione di uno stabilimento dedicato alla linea di prodotti eno-dolciari a marchio DivineDelizie.
Il mio sogno?
Entrare da Tiffany e vedere che per coccolare i loro clienti offrono loro una delle mie praline.
Scrivi un Commento