Antonio Iannini insegue l’estate per vivere. Corre dietro alla bella stagione per guadagnare. Come lo fa? Realizza sculture di sabbia, monumentali sculture modellate giorno per giorno. È uno scultore napoletano. Quest’estate Antonio Iannini ha scelto Marina di Ragusa per la sua attività. È arrivato ai primi albori di caldo, ha scelto una piccola area al centro della località balneare e ha cominciato a dare forma alla sabbia. Rende omaggio alla Sicilia, ma anche al mondo: crea una piccola muraglia cinese, il Cristo Redentore simbolo di Rio De Janiero, affianca carretti siciliani a fichi d’india e mappamondi. E la sua vita scorre lì, in quei pochi metri quadrati di sabbia e mare, vissuta sotto un ombrellone che lo ripari da un caldo asfissiante e attendendo qualche gesto gentile di cittadini e turisti.
Antonio Iannini, la gente qui è generosa
“La gente è generosa – ci racconta Antonio Iannini – le mie sculture piacciono e le offerte non mancano. Qualcuno mi porta cibo o acqua, i ragazzi del vicino lido balneare mi ricaricano il cellulare e mi permettono di utilizzare bagni e doccia. Purtroppo lo stesso interesse non mi è stato dimostrato dalle istituzioni”. Le lamentele su quello che avrebbero potuto fare per lui e per l’arte è davvero lungo. E non smette di paragonare la mentalità differente del Brasile che invece gli offre vitto e alloggio e un vigilantes che sorveglia le sculture giorno e notte, senza costringerlo a vivere per tre mesi su una sedia sdraio per la paura che qualcuno distrugga ciò che lui ha fatto. “L’arte non può essere trattata così – sottolinea – queste mie sculture sono diventate
un’attrazione. La gente viene, fotografa, chiacchiera con me. Dovrei essere sostenuto”.
La permanenza di Antonio Iannini volge al termine. L’estate siciliana è ormai finita e lui si dice pronto per inseguire un’altra estate. Dopo un mese di riposo nella sua Napoli volerà oltreoceano per raggiungere le spiagge del Brasile. Cosa ne sarà delle sue sculture realizzate a Marina di Ragusa? Se gli si chiede se andranno distrutte, lui corregge repentino: “Le opere d’arte non si distruggono, darò loro un’altra forma perché restino sulla spiaggia dove sono nate”.
Addio estate, quindi, per tutti ma non per Antonio Iannini già pronto per viverne un’altra.
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