Architetti cercasi: via al concorso di progettazione a Catania


Architetti cercasi. Il Comune di Catania chiama a raccolta gli architetti under 35 e mette in palio premi fino a 14mila euro. Il Presidente della Confcooperative, Mancini, insieme a quello della Federabitazioni, Gulino, e all’assessore Di Salvo dell’Urbanistica e Decoro Urbano del Comune di Catania hanno presentato, nella Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti, il Concorso di Progettazione AAA ARCHITETTO CERCASI. Oggetto del concorso, lanciato in sole quattro città (Milano, Pescara Bari e Catania) italiane, sono degli spazi del centro storico di Catania e un immobile di proprietà del comune, sita in piazza Pietro Lupo. L’ex palestra di scherma, costruita negli anni’60 è uno spazio in stato d’abbandono, utilizzato esclusivamente come parcheggio auto. Il tessuto edilizio che la circonda, piuttosto eterogeneo, comprende edifici monumentali quali il vecchio carcere Borbonico, edifici residenziali storici ma anche contemporanei. A pochissima distanza oltre il Teatro Massimo Bellini si trovano il Quartiere di San Berillo e il porto.

Palestra Lupo per gli architetti
Palestra Lupo

I destinatari del concorso, e quindi i possibili partecipanti, invece, sono tutti gli architetti under 35. In palio un premio in denaro complessivo di 14mila euro per i primi tre in classifica, di cui la somma più cospicua riservata al primo posto. Lo scopo: una rigenerazione dell’impianto urbanistico che parta dal basso e che nasca dalla collaborazione con i giovani. Catania è stata la prima città ad organizzarsi e dare avvio ai preparativi. “I ragazzi vogliono vivere il Centro” – afferma deciso il Presidente Gulino – ed è proprio sul tema dei giovani insieme a quello dello sviluppo delle cooperative diffuse e della rigenerazione urbana che si basa l’idea di questo concorso”. Come ha specificato il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Catania: “Le città che hanno maggiore possibilità di sviluppo sono quelle che attraggono e che non permettono la fuga di talenti, le nostre giovani promesse, invece e purtroppo, vengono definite come emigrati senza barcone”. Ben chiara, quindi, la fondamentale importanza che ricopre questo bando per gli architetti, e non solo. Un possibile sviluppo urbanistico che oltre sulla necessità di novità e bellezza si basi, come auspica l’architetto Scannella, sulle tre T vincenti: talento, tecnologia e tolleranza.

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