Benefit, lo store gratuito di abbigliamento a sostegno dell’ambiente


Da un’iniziativa di Cristina Puglisi Rossitto è nato anni fa Benefit, un negozio vero e proprio dove però non si paga. Oggi lo store, situato a Messina, si sposta in una location più ampia (400 mq) e si arricchisce di un nuovo progetto, Gimago, nato dai suoi figli Alberto e Fabio Puglisi di 19 e 15 anni.  Gli obiettivi alla base di entrambi i progetti sono principalmente due: sostenere chi è in difficoltà e aiutare l’ambiente.

Come funziona Benefit

Questo negozio di abbigliamento è completamente gratuito, pensato per sostenere le famiglie economicamente fragili. 

Tutti i  capi esposti sono, infatti, il frutto di donazioni da parte dei cittadini. “Si tratta di capi di qualità e di grande dignità estetica” spiega l’ideatrice. La struttura, sostenuta dalla onlus messinese Gli Invisibili, si avvale delle donazioni delle persone generose e del lavoro dei volontari. Le famiglie in difficoltà, già conosciute dalla onlus siciliana o segnalate di volta in volta, possono scegliere capi di abbigliamento per uomo, donna e bambino in maniera gratuita. Questo meccanismo non solo aiuta chi non può permettersi un guardaroba nuovo ma anche l’ambiente. “Vogliamo promuovere con questo progetto -aggiunge Cristina Puglisi Rossitto- il concetto di riciclo e sostenibilità“.

Gimago è l’evoluzione dell’iniziativa Benefit e nasce da una necessità: trovare una formula economicamente sostenibile affinché Benefit possa autofinanziarsi. I due giovanissimi siciliani mettono a punto, quindi, il progetto Gimago nel significato di Madre Natura. Benefit si apre, dunque, a tutti. La formula sarà la stessa: il negozio di fatto è gratuito ma chi non rientra nella fascia critica in difficoltà, avrà modo di fare una donazione per sostenere l’intero progetto scegliendo i capi in esposizione.

Con Gimago -continua la presidente dell’associazione- si otterrà un doppio risultato: raggiungere molte più famiglie, dando loro la possibilità di risparmiare sull’abbigliamento. Basta, infatti, scegliere fra i capi esposti e potranno averli facendo una semplice donazione che contribuirà a sostenere le spese di gestione di Benefit garantendo, così, vita allo store della solidarietà che potrà continuare a garantire, a tutte le famiglie seguite dalla Invisibili Onlus l’abbigliamento gratuitamente. Inoltre, aumentando il numero di fruitori di vestiti “I’m back” si potranno ritirare molte più donazioni e ridare nuova vita a molti più capi di abbigliamento sottraendoli al ciclo di distruzione dei rifiuti tessili, terribilmente inquinante per l’ambiente”. “Benefit va sostenuto perché aiuta le persone deboli” spiega Alberto Puglisi.

Ogni capo Im back inserito nel portale di Gimago potrà essere personalizzato. Al momento della scelta, infatti, l’utente  potrà scegliere l’etichetta identificativa del Gimago-Pensiero che verrà cucita sul capo scelto. I più delicati potranno optare per “Be the change” mentre si può esternare rabbia scegliendo la scritta “Fuck pollution”.

L’impegno dei più giovani

Per promuovere questa iniziativa è stata avviata una campagna di sensibilizzazione sviluppata con il sostegno di tanti coetanei. L’obiettivo è di è di spingere i giovanissimi al riuso degli abiti. Il motto dell’iniziativa è “Im back”: sono tornato. Attraverso il sito Gimagodress si potrà contribuire effettuare una donazione minima di 5 euro e si avrà la possibilità di scegliere uno dei capi presenti nella vetrina virtuale di Gimago che l’utente riceverà direttamente a casa.

 

 

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