Domani e mercoledì prossimo 16 e 17 settembre, nell’Aula Magna “Santo Mazzarino” dell’ex Monastero Dei Benedettini di San Nicolò, sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, si terrà la seconda Conferenza europea in tema di cooperazione internazionale, organizzata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nell’ambito del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’UE.
All’evento, fortemente voluto in Sicilia per la posizione chiave che riveste l’isola nel cuore del Mediterraneo nei rapporti economici e commerciali tra gli Stati partner dell’area cosiddetta Pan-Euro-Mediterranea, parteciperanno 170 delegati di 50 Paesi: oltre i 28 Stati membri dell’Unione Europea, i paesi dei Balcani ancora candidati e la Turchia, i Paesi EFTA (Norvegia, Liechtenstein, Svizzera), Moldova, Palestina e Isole Faroe, i Paesi dell’area sud mediterranea (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Libano, Giordania e Libia.
Dopo i saluti del Sindaco di Catania On Enzo Bianco, aprirà i lavori il Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Giuseppe Peleggi che presiederà l’evento insieme al Direttore Relazioni Internazionali della Direzione Generale Fiscalità e Unione Doganale della Commissione Europea, il greco Antonis Kastrissianakis .
Obiettivo della Conferenza sarà quello di accelerare il processo di ratifica della Convenzione Pan-Euro-Mediterranea in materia di origine delle merci sostituendo i circa 60 protocolli bilaterali attualmente in vigore con un unico e semplificato strumento giuridico, denominato “Convenzione regionale sulle norme di origine preferenziali pan-euro-mediterranee” che lega da un lato l’Unione europea e, dall’altra tutti i paesi partner: dai Balcani occidentali alla Turchia, l’EFTA e i Paesi del nord Africa e che garantisca maggiore flessibilità, trasparenza e velocizzazione delle procedure doganali, faciliti l’interscambio commerciale, la crescita economica in tutta l’area mediterranea, con evidenti benefici per l’Italia.
Il valore totale dell’interscambio dell’Unione europea con i Paesi dei Balcani e del Sud Mediterraneo rappresenta oggi una quota superiore al 50% del totale dei traffici commerciali. La Convenzione costituisce il quadro giuridico imprescindibile per l’instaurazione di un’area allargata di libero scambio, ma è fondamentale che le Amministrazioni siano pronte a darne una corretta ed efficace applicazione, pena la vanificazione dei benefici che ci si aspetta di conseguire. E’, quindi, quanto mai opportuno che l’applicazione delle nuove regole avvenga nel quadro di un’intensa attività di cooperazione doganale sia attraverso un efficace scambio di informazioni e di buone pratiche sia mediante l’adozione di tutte quelle misure operative che permettano, da un lato, di favorire il commercio lecito e, dall’altro, di contrastare i traffici illeciti e le frodi.
Il processo di ratifica della Convenzione regionale è stato avviato il 15 giugno 2011 ma non è ancora concluso. L’entrata in vigore è prevista per il 30 giugno 2015. A quella data, e in seguito all’auspicabile apertura della zona di libero scambio tra l’Unione Europea e i partner, si darà vita a un unico grande mercato che, per peso e dimensioni, sarà tra i più grandi del mondo.
L’Agenzia delle Dogane e Monopoli italiana ha già sviluppato con le Amministrazioni doganali dei Balcani e dell’Area Mediterranea numerose attività di cooperazione doganale fra cui è importante ricordare i due Progetti Regionali “Iniziativa di Venezia” e “Iniziativa del Mediterraneo”, grazie ai quali è stato avviato un dialogo costruttivo e proficuo, che potrà avere risvolti importanti nello sviluppo e miglioramento del coordinamento operativo a supporto dello sviluppo economico e commerciale di tutti Paesi interessati. .
Su iniziativa dell’Italia e di altri Stati membri, inoltre, si discuterà anche della possibilità di abolire la c.d. clausola del No duty draw back (divieto di restituzione del dazio) sulle materie prime ed i semilavorati importati temporaneamente da Paesi Terzi, ai fini della lavorazione e della trasformazione.
Scrivi un Commento