Supermercati, chi li frequenta abitualmente? Quali sono le abitudini dei clienti, quanto dura in media la loro spesa? E soprattutto quali strategie sono messe in campo per promuovere i prodotti alimentari siciliani negli affollati punti vendita di Catania e hinterland?
Parte da questi interrogativi lo studio condotto dagli allievi di Statistica per il Business, tenuto dal docente Salvatore Ingrassia nell’ambito del corso di laurea magistrale in Direzione aziendale del dipartimento di Economia e Impresa (Dei) dell’Università di Catania. Gli studenti hanno, infatti, stilato un rapporto di Statistica e Analisi di Mercato (Rapporto SAM2015) sul tema La Sicilia nel Carrello della Spesa: chi, cosa, perché.
Intervistati clienti di supermercati
Per realizzare lo studio sono stati intervistati 2.303 tra clienti e visitatori di Ipercoop (centri commerciali Le Zagare di San Giovanni La Punta e Katane di Gravina di Catania), Iperfamila (Etnapolis a Belpasso, via Messina e via Sebastiano Catania, entrambi nel capoluogo etneo) e Spaccio Alimentare (centro commerciale Centro Sicilia di Misterbianco) nel mese di novembre 2014.I
frequentatori dei supermercati, in oltre il 50% dei casi, sono lavoratori dipendenti e casalinghe. Due le principali fasce d’età dei clienti abituali: una fascia “giovane” (20-30 anni) ed una più “matura” (45-55 anni). I gruppi più numerosi (oltre il 33% ciascuno) impiegano fra quindici e trenta minuti oppure fra trenta e sessanta minuti per fare la spesa. Inoltre, nella grande maggioranza, gli intervistati risiedono a meno di cinque chilometri dal punto di vendita.
Per quanto riguarda l’acquisto dei prodotti alimentari, il fattore più decisivo nella scelta dei clienti è in generale il prezzo, mentre minore attenzione viene data alle campagne pubblicitarie e al consiglio di parenti o amici. Chi sceglie di acquistare i prodotti alimentari siciliani, lo fa soprattutto per la freschezza, la genuinità e il gusto oltre al rapporto qualità/prezzo, mentre gli aspetti estetici sono decisamente quelli meno influenti. Ma, secondo la maggior parte degli intervistati, i prodotti siciliani non sono adeguatamente promossi all’interno dei supermercati.
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