Il divario digitale tra uomini e donne, noto come “digital gender gap”, rappresenta uno dei fenomeni che caratterizza l’evoluzione digitale della società, una delle sfide chiave nel complesso percorso verso l’uguaglianza tra i sessi. Le statistiche, infatti, parlano chiaro: solo il 28% dei laureati in ingegneria e il 22% delle persone impiegate nel settore dell’intelligenza artificiale in tutto il mondo sono donne mentre, in tutta Europa, quelle che lavorano nel settore dell’Information and Communication Technologies (ICT) rappresentano soltanto il 19% della forza lavoro totale.
In Italia, poi, le percentuali sono ancora più scoraggianti: appena lo 0,5% delle donne laureate ha infatti un titolo in ICT, contro l’8% degli uomini, a dimostrazione del fatto che il digital gender gap non è solo una questione di partecipazione, ma anche di opportunità e di ruoli. Spiragli positivi, però, sembrano arrivare dagli ultimi dati in merito a questo tema: cerchiamo di analizzarli meglio.
Primi segnali di cambiamento
Nonostante una situazione ancora molto difficile in materia di Digital Gender Gap, all’orizzonte si intravedono come detto segnali di cambiamento. Secondo quanto registrato da ProntoPro, nota piattaforma che permette l’incontro tra professionisti e clienti per servizi di vario genere, nell’ultimo anno è infatti aumentato del 20% il numero di donne che si occupano di digitale. Una crescita incoraggiante, che fa ben sperare per un futuro più equo e inclusivo.
Analizzando i mestieri più popolari tra le professioniste del digitale, emerge una particolare attenzione verso settori creativi come il design e lo sviluppo web, che raccolgono il 69% delle donne sulla piattaforma. Al secondo posto si trovano invece il marketing digitale e i social media, con il 24%, seguito dai servizi di consulenza IT e lo sviluppo di software e app, tutti settori che, sebbene siano ancora dominati dagli uomini, stanno vedendo una crescente presenza femminile, grazie anche all’apertura in tal senso delle maggiori società internazionali operanti nel campo dei servizi digitali.
Se guardiamo, per esempio, al mondo dell’intrattenimento online, sono in costante aumento le donne impiegate nel campo dello sviluppo di software e nel marketing, figure sempre più richieste nell’ambito delle piattaforme che consentono di fruire di contenuti multimediali o di giocare online a svaghi tipici dei casino, come slot machine e roulette, sfruttando tutte le potenzialità di internet e delle reti mobili per un accesso più facile e immediato alle varie tipologie ludiche.
Di cosa si occupano le donne nel digitale
Siamo, dunque, di fronte a una tendenza decisamente positiva, che rivela che le donne non solo si stanno inserendo nel mondo digitale, ma stanno anche ridefinendo il modo in cui questi servizi vengono offerti. Più della metà delle professioniste si occupa, per esempio, della realizzazione di loghi e siti web, mostrando che la creatività e l’attenzione al design sono aspetti sempre più centrali nel digital e che essi non possono prescindere dalle abilità tipiche del sesso femminile. Ma la presenza delle donne si sta espandendo anche in altri ruoli, come quelli dei social media manager, dei web writer e dei consulenti marketing, tradizionalmente più associati agli uomini ma oggi avviati verso la parità.
Un altro dato interessante riguarda mestieri come webmaster, programmatrice informatica e sviluppatrice di app, nei quali il predominio maschile è sempre stato assoluto. Anche in quest’ambito, sin dalla scelta dei percorsi di studio specialistici, si nota un interesse sempre maggiore delle donne, ormai affascinate da un mondo che fino a qualche anno fa non sembrava raccogliere l’interesse delle universitarie. Un ulteriore cambiamento di rotta, che mostra come le donne stiano superando le barriere tradizionali e iniziando a esplorare nuove opportunità.
Un cambiamento che lascia ben sperare
La strada verso la parità di genere nel settore digitale è senza dubbio ancora lunga, ma i segnali di cambiamento sono incoraggianti. È importante oggi continuare a promuovere l’inclusione e offrire opportunità di formazione e carriera alle donne nel settore tecnologico, così da stimolare integrazione e diversità non solo per arricchire il mondo digitale, ma anche per portare a innovazioni più creative e soluzioni più complete.
Diventa dunque essenziale sostenere, anche a livello istituzionale, le donne nel settore digitale e creare un ambiente in cui possano mettere a frutto le proprie competenze e contribuire pienamente alla crescita economica. Solo così potremo davvero chiudere il digital gender gap e costruire un futuro tecnologico più equo e inclusivo.
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