Giulio Seminara, responsabile organizzativo nazionale di FutureDem e componente della Direzione provinciale del Partito Democratico di Catania, è il nuovo vice- coordinatore nazionale dei Giovani delle Acli. E’ stato eletto domenica, a conclusione dell’Incontro nazionale di studi tenuto a Cortona (Ar) dalle “Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani”. «Ringrazio il coordinatore nazionale Matteo Bracciali per la fiducia accordatami» ha commentato Seminara. «Il ruolo delle Acli, come spazio importante del Terzo settore, ci impone di puntare all’estensione dei diritti nel mondo del lavoro ai giovani e ai precari. Questo- ha concluso l’esponente di FutureDem- in linea con i nostri valori sociali, tanto più in tempi di crisi economica come questi». Soddisfazione per l’elezione è stata espressa anche dal vicepresidente nazionale e coordinatore regionale delle Acli in Sicilia, Santino Scirè: “Sono contento per questo riconoscimento del lavoro svolto dalle Acli nella nostra isola durante l’ultimo anno”.
Da tempo impegnato nel volontariato e nel Terzo settore, Giulio Seminara è tra i fondatori di FutureDem, associazione politico- culturale di giovani dirigenti, attivisti e amministratori del Partito Democratico.
Ha ventidue anni e vive a Catania, dove è studente universitario del Dipartimento di Scienze Umanistiche. E’ stato coordinatore dei Comitati a sostegno della candidatura di Matteo Renzi alle primarie del 2012 e coordinatore d’Ateneo dell’Associazione Universitaria “Nike”. Attivista del Partito Democratico fin dalla fondazione, ha iniziato a far politica al Liceo. Rappresentante degli studenti del Liceo Classico “Cutelli” alla Consulta Provinciale di Catania, è stato ininterrottamente rappresentante d’Istituto a partire dai 14 anni.
A Cortona le Acli hanno discusso di lavoro e di riforme, alla presenza del Ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, e del vice Ministro alle Politiche Agricole, Andrea Olivero. «L’Articolo 18 è un totem- ha detto il presidente nazionale, Giovanni Bottalico- Ci aspettiamo dal Governo nuovi strumenti per tutele».
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