«Il riscatto sociale passa anche dalla musica e dalla diffusione dei mestieri dell’arte». Con queste parole il sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania Roberto Grossi ha dato il via alla conferenza stampa di presentazione dei due progetti finanziati dall’Europa nell’ambito del Pon Sicurezza: “Sistema: promozione della pratica musicale come strumento di crescita e integrazione socio-culturale nei giovani” e “Legalit-ars: formazione e diffusione delle arti e dei mestieri dello spettacolo per lo sviluppo della legalità”.
«È un progetto importantissimo che rischiava di finire in un binario morto e che abbiamo rimodulato con l’approvazione del Ministero degli Interni. La città di Catania e il Teatro Massimo Bellini – ha sottolineato il sovrintendente – saranno al centro di un progetto nazionale che vede coinvolte altre grandi istituzioni come la Scala di Milano, il San Carlo di Napoli, il Petruzzelli di Bari e il Teatro Massimo e Gli Amici della musica di Palermo, ma – ha continuato Grossi – i veri protagonisti saranno i giovani che vivono una condizione di disagio ed emarginazione. Il primo progetto è rivolto infatti a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni appartenenti a categorie sociali disagiate, i quali saranno coinvolti nella formazione di un’orchestra giovanile; mentre l’altro programma operativo è legato alla formazione e destinato a giovani dai 18 ai 25 anni che avranno
l’opportunità di imparare quelle professioni legate al mondo del teatro che, in Italia, stanno scomparendo». Gli ha fatto eco il direttore del Progetto “Sistema” Francesco De Zan: «L’iniziativa avrà una diffusione capillare su tutto il territorio: il cuore pulsante sarà il quartiere di Librino ma il bando sarà aperto anche ai ragazzi provenienti da altre zone a rischio della città come Picanello, San Cristoforo, la Civita. Ci aspettiamo una grande partecipazione e siamo pronti a chiedere all’Autorità di gestione l’autorizzazione a estendere il numero dei partecipanti nel caso le domande di adesione superino le 180 previste nel bando (120 per “Sistema” e circa 60 per “Legalit-ars”). I ragazzi impareranno a suonare uno strumento e in pochi mesi riusciranno ad apprendere le basi per suonare insieme agli altri. Alla fine – ha concluso – si esibiranno insieme alle
altre orchestre giovanili presenti sul territorio e alle altre realtà musicali che inviteremo per fare un evento finale qui a Catania».
La musica, dunque, quale strumento di legalità e di inclusione sociale: «Siamo alla ricerca di giovani disoccupati con l’obiettivo di trasferire conoscenze e competenze per apprendere i mestieri di sarto, attrezzista, macchinista e truccatore – ha affermato il direttore del progetto “Legalit-ars” Ezio Donato – sono figure che stanno scomparendo: persiste oggi un problema di disoccupazione giovanile a cui cercheremo di far fronte formando professionalità che possano essere spendibili nel teatro, nel cinema e, più in generale, nel mercato del lavoro. È importante sottolineare – ha concluso – che i ragazzi che verranno ammessi verranno retribuiti durante il percorso formativo». Tanti gli attori sociali e istituzionali che collaboreranno all’iniziativa: in rappresentanza erano presenti il vice prefetto Maria Salerno; il direttore dell’Ufficio Servizi Sociali Minori di Catania
Vincenza Speranza (Ministero della Giustizia); il direttore dell’Istituto Penale Minorile di Catania-Bicocca Maria Randazzo; la responsabile dell’Ufficio Responsabilità familiari del Comune di Catania Rita Brischetto; il dirigente dell’Istituto Comprensivo Campanella Sturzo di Librino Graziella Orto.
I moduli per le iscrizioni saranno online dalla prossima settimana sul sito www.teatromassimobellini.ite reperibili presso i Servizi Sociali e le reti scolastiche del territorio.
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