Resto al sud, incentivi per le imprese del Mezzogiorno


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Resto al Sud è l’incentivo che ha lo scopo di sostenere economicamente la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate nelle regioni del Mezzogiorno. Possono beneficiare di tali finanziamenti le persone con un’età inferiore a 46 anni.

Tramite “Resto al Sud” è possibile avviare imprese di produzione dei beni nei settori industriali, artigianato, pesca, trasformazione dei prodotti agricoli, turismo e molto altro. Vengono escluse da tale finanziamento le attività agricole e commerciali. Resto al Sud copre il 100% delle spese ammissibili. Il 35% di esso è a fondo perduto mentre il 65% dell’investimento complessivo viene erogato tramite finanziamento bancario e garantito dal Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese.

Qualche giorno fa presso il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche a Palermo si è tenuto un seminario “Resto al Sud”, dedicato al tema “I nuovi incentivi a sostegno della nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno”.

In tale incontro si è discusso sul tema dell’occupazione e migrazione da parte dei giovani del mezzogiorno. “Non vogliamo più assistere al desolante racconto dell’ennesima migrazione intellettuale e professionale da un contesto ritenuto sfavorevole per creare impresa – ha commentato il Rettore dell’Università di Palermo, prof. Fabrizio Micari – Come Ateneo abbiamo sempre investito nel conseguimento di un obiettivo importantissimo: quello di offrire un futuro ai nostri giovani. La fuga dei giovani laureati dalla nostra isola e anche dal nostro paese sta assumendo sempre più preoccupanti proporzioni considerato il prezioso capitale umano, il corposo dispendio di spesa e il patrimonio di know-how innovativo che viene così a perdersi.”

Salvatore Malandrino, Presidente di Abi Sicilia, ha sottolineato che occorre innalzare il potenziale di crescita economica, occupazionale e la capacità di innovare e competere delle imprese italiane. In questo senso per Malandrino “Resto al Sud è un’iniziativa che fa ben sperare per il raggiungimento degli obiettivi di rilancio degli investimenti e apertura di nuove realtà imprenditoriali”. Ad oggi sono stati approvati 570 progetti con un livello di investimento superiore ai 36,5 milioni.

Articolo Salvo Privitera

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