Studente in crisi? Uno Snack per migliorare il rendimento


studenti in crisi snack

Avete mai pensato che la scelta del vostro snack tra una lezione e l’altra possa realmente influire sul vostro rendimento universitario? Uno studio scientifico, basato su 1590 adolescenti scelti da dieci città europee differenti, afferma che mangiare snack non sani diminuisce del 56% il rendimento dello studente in un esame di lingue e del 66% quello in un esame di matematica. “Preferire un bel panino integrale con una foglia di lattuga, un pomodoro e della ricotta leggera al classico snack confezionato non è soltanto una scelta saggia per la salute ma garantisce inoltre una migliore performance allo studente” specifica la professoressa Agodi, ordinaria di igiene al Dipartimento di Scienza mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate di Catania. Per incrementare le capacità cognitive si dovrebbero assumere maggiori quantità di folati, contenuti nei cereali nella frutta e nella verdura. Questi alimenti dovrebbero essere presenti in cinque momenti diversi della giornata, quindi in ogni pasto e break quotidiano. La nostra dieta mediterranea, se seguita correttamente, si conferma tra le più idonee e vantaggiose sia per la salute che per il rendimento scolastico e universitario. “Un altro studio epistemologico – continua a spiegare la professoressa – condotto su 1371 studenti spagnoli rileva, infatti, un visibile collegamento tra l’aumento dei voti scolastici dei ragazzi e la loro maggiore aderenza alla dieta mediterranea. Meglio mangi, più rendi insomma”.

Lo snack giusto aiuta a migliorare il rendimento
Lo snack giusto aiuta a migliorare il rendimento

Oltre all’alimentazione, altro argomento affrontato nel terzo incontro del seminario Lo studente strategico, è stato l’acerrimo nemico del rendimento universitario: l’onnipresente ansia da prestazione da esame. “Lo stato ansioso ci assale per due motivi: o pensiamo al passato e quindi, nel caso dello studente, agli esami non superati o alle brutte esperienze demoralizzanti, o ci proiettiamo verso un futuro distopico e disastroso – spiega il professore Di Nuovo, ordinario di psicologia – invece è fondamentale rimanere attaccati al presente e alla contingenza per non far subentrare l’ansia da prestazione”. Cosa si può fare quindi per controllare lo stato ansioso o per diminuirne gli effetti confusionali e contro produttivi? Primo passo necessario risulta essere l’organizzazione e il controllo quotidiano di un programma di studio che consenta di arrivare all’esame preparati, focalizzando sempre l’attenzione esclusivamente sulla quantità di programma giornaliero, senza fissarsi sull’ingente peso di studio complessivo. Può dimostrarsi utile l’esercizio continuo al rilassamento del corpo e della mente, tramite alcune tecniche di focalizzazione dell’attenzione come il mindfulness. “Evitate sempre l’uso di sostanze stupefacenti per andare incontro al carico di studio, e non esitate mai a contattare personalmente il docente – consiglia inoltre il professore Di Nuovo – Anche la conoscenza del vostro insegnante è fondamentale per la riuscita dell’esame. Esiste poi l’appiglio del tutorato, e se questo non dovesse bastare bisogna rivolgersi ai professionisti del counseling universitario.”

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