La moda e lo stile di Gianni Versace in mostra a Palazzo Biscari di Catania, nel cuore del barocco etneo. In programma il 5, 6 e 7 aprile, l’evento site specific Barock, Bold Iconic Tribute to Gianni Versace, a cura di Sabina Albano, curatrice WorldWild della collezione privata di abiti e oggetti raccolti negli anni da Antonio Caravano, una mostra comunque non associata a Gianni Versace srl o alla famiglia.
L’evento parte dalla volontà di omaggiare l’arte creativa di Versace, ucciso nel 1997 a Miami attraverso un’esposizione organizzata e promossa dall’associazione culturale Saint Caprais.
La manifestazione vede è patrocinata dall’Accademia di Belle Arti Catania, nell’ambito di un progetto internazionale che si è sviluppato in più tappe e in differenti Paesi tra cui:
- Paesi Bassi,
- Germania
- e Svezia e che oggi approda in Sicilia.
La mostra su Gianni Versace
Il ritratto/installazione in Op Art di Versace, realizzato da Marcos Marin accoglierà i visitatori sulla scalinata dello storico palazzo barocco.
Nel salone da ballo centrale invece, ci saranno dieci outfit della collezione Bondage provenienti dalla A.C. Private Collection di Antonio Caravano e dalla collezione di Franco Jacassi, uno dei maggiori esperti di vintage al mondo.
Tanto per intenderci: si tratta dei capi tra i più iconici del brand, quelli in pelle, con le borchie e le spille da balia XL, con profonde scollature e spacchi profondi, portati sulle passerelle
negli anni ’90 dalle top model del calibro di:
- Linda Evangelista
- Naomi Campell
- Marpessa
- Claudia Schiffer.
L’esposizione si completa con le Icone del ’900 disegnate da Bruno Gianesi, già capo ufficio stile uomo e balletto di Versace, disposte sulla galleria laterale, tra cui David Bowie, Pierpaolo Pasolini, George Michael. E, non ultimo, anche gli acquerelli di Bruno Gianesi dedicati agli abiti disegnati per la Maison Gianni Versace insieme a una selezione di complementi d’arredo della Home Collection Gianni Versace.
L’organizzatrice Sabina Albano
«Barock, Bold Iconic Tribute to Gianni Versace esplora l’impareggiabile capacità di Gianni Versace di mescolare texture, pelle e materie dal design avanguardistico e la sua intuizione di interpretare le passerelle come fossero palcoscenici -dichiara Sabina Albano-. Parlare di Gianni Versace significa andare alle radici della nostra cultura. In fondo, sono un’archeologa con la passione della moda. Un abito degli anni ’90 non è altro che un reperto, figlio di iconografie artistiche, anch’esso un pezzo di storia: la nostra.»
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