Gli abiti del futuro? Per Antonio Licari saranno realizzati con gli incarti delle uova di Pasqua. Il fotografo e stilista (davvero inusuale il connubio) sta sviluppando un progetto che lega moda e ambiente nel rispetto reciproco. “Il nome del progetto che sto sviluppando – spiega Antonio Licari – con un evidente gioco di parole, è Trachic© e comprende tre collezioni a tema: la prima, che ho chiamato Plastichic©, ha come materiale caratterizzane la plastica; la seconda, con il nome Metalchic©, gli incarti delle uova di Pasqua; l’ultima (al momento in allestimento) è stata concepita impiegando il tessuto non tessuto delle tovaglie da ristorazione e si chiamerà Paperchic©”.
L’intervista ad Antonio Licari
Antonio Licari e l’interesse per la moda
“Il mio interesse per la moda, probabilmente, è nato ancor prima di scoprire il linguaggio fotografico – racconta Antonio Licari – Da ragazzino, per caso, in un giorno di calia dalla scuola mentre passavo alla Rinascente, rimasi colpito dai manichini vestiti con abiti bellissimi. Qualche anno dopo mi divertivo a vestire le Barbie di mia sorella con capi di lingerie disegnandoli direttamente sui loro corpi”. La fotografia nella vita di Antonio Licari arriva dopo. “E’ stata una scoperta successiva, – spiega – legata al caso, ma a quel punto tutto è stato chiaro dentro di me: volevo catturare l’essenza geometrica ed estetica che la moda propone, la moda non è solo questo, sia chiaro, ma per me questi erano gli aspetti che più mi interessava indagare con la fotografia”.
Dalla moda alla fotografia
“Il caso ha giocato sempre un ruolo importante nella mia vita – sottolinea divertito – Mi trovai a dover fotografare delle scarpe. Servivano degli abiti da accoppiare ma qualunque abito facessi indossare alla modella mi sembrava non adatto. “Ok”, mi dissi, “gli abiti li faccio io”. Rinviammo il servizio di una
settimana ma a quel punto ero stato in grado di allestire un set di abiti utilizzando in modo originale i sacchi della spazzatura. L’accoppiata non piacque al cliente ma questa esperienza diede inizio ad una pratica creativa in grado di dare sfogo a delle esigenze probabilmente sopite”.
Oggi il forte interesse verso le problematiche ambientali legate allo smaltimento e al recupero dei rifiuti arricchisce di senso la realizzazione di questi abiti partendo da materiali di scarto come carta, plastica.
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