Un tempo, solo i più “fortunati” potevano vestirsi alla moda, spendendo cifre esorbitanti per capi che, con un po’ di abilità in più, potevano anche cucire le nostre amate nonne. Ma i tempi si evolvono e noi con loro: l’avvento dei fashion blogger ha reso la moda esclusivamente social. In Italia, per esempio, con 6 milioni di followers, Chiara Ferragni (29 anni) è ormai la fashion blogger più seguita su Instagram: conosciuta prima grazie al blog “The Blonde Salad”, è diventata ulteriormente famosa creando una linea di scarpe a suo nome. Tra viaggi in giro per il mondo,
sfilate in passerella, foto e pubblicità, la Ferragni sembra aver trovato ciò che tutti, forse, desiderano: successo, popolarità e soldi. Ma tutto questo basta? Sembrerebbe di no. Infatti, ciò che rende una fashion blogger degna di tale nome, sono proprio i “seguaci”, o followers in inglese. Ma come si diventa una fashion blogger? Gli ingredienti fondamentali e che stanno alla base sono tre: avere un fisico simile alle modelle di Victoria’s Secrets, saper dispensare consigli attraverso i cosiddetti “outfit” e raccontare ogni cosa che si fa attraverso i social.
Fashion blogger, giornata tipo
Pensate un po’, per diventare fashion blogger non occorre neanche una laurea, nemmeno nel campo della moda – motivo per cui basterebbe solo la licenza media – ma è importante avere gusto nel vestire ed essere aggiornate sempre sulle ultime tendenze. Se poi a scuola avevi voti bassi e non sapevi scrivere nemmeno in italiano, nessuno se ne accorgerà: a salvarti, ci saranno sicuramente i tuoi fidati amici hashtag (soprattutto quelli scritti in inglese) buttati qua e là per pubblicizzare i marchi più importanti presenti nei tuoi selfie. Nel giornale “Elle”, la Ferragni ha raccontato una sua “giornata tipo” affermando che il lavoro che svolge non ha una routine e che pur piacendole, a volte è destabilizzante. Giustamente – come affermato da lei stessa – se vai a dormire alle 3 di notte, alzarsi alle 9:30 è davvero
traumatico perché nessuno al mondo avrà mai solo sei ore di sonno. E si potrebbe anche rischiare la galera per questo. Una volta sveglie, tra colazioni salutari a base di yogurt e tempo speso davanti all’armadio per vestirsi “casual ma con quel dettaglio che deve fare la differenza”, alle 10 si va dal parrucchiere. Non si sa quanto tempo si perderà per la messa in piega ma dopo questa spesa, le fashion blogger sono pronte per andare a lavorare. Così dicono. Poi, tra passeggiate in mezzo ai mercatini
dell’usato, negozi vintage e acquisti su internet, i sostenitori della moda trascorreranno la loro giornata per arrivare alla fatidica “golden hour”: le 18:00 che, secondo la Ferragni, è l’ora migliore per fare le foto perchè proprio poco prima del tramonto. Sarà la luce giusta o l’ultima versione dell’iphone, una fashion blogger non verrà mai male nelle foto pubblicate sui social. Come per magia o grazie ai “millemila” filtri disponibili, si aggiungerà anche un tocco di Photoshop! Deo gratias, esistono queste cose. Così, dopo una giornata stancante e piena di impegni, alle 20:30 si va a cena o a qualche evento e se non si dovesse trovare nulla nell’armadio, stai tranquilla perché in tuo soccorso arriveranno Versace, Ferretti e Vuitton per prestarti qualcosa da mettere. La giornata si concluderà a un orario indefinito per poi tornare, l’indomani, a trascorrere 24 ore esattamente uguali. Che faticaccia, tutte queste cose da fare! Ed effettivamente il peso dei soldi poi comincia a farsi sentire se si pensa che una fashion blogger guadagna dai 20mila ai 100mila dollari per ogni singola foto. Ebbene sì, stipendi che molti italiani non hanno mai visto in un intero arco di vita e che rendono questi hobby una professione a tutti gli effetti. Ma è chiaro come, in un mondo in cui apparire è sempre meglio che essere, i fashion blogger riescano a catturare l’attenzione dei loro followers attraverso scatti che, tutti insieme, valgono milioni. Il solito gregge che segue il pastore senza sapere dove sta andando. Una moda, questa dei fashion blogger, che sembra essere solo all’inizio. Poveri noi.
Articolo di Martina Lo Giudice
Ho letto l’articolo sorridendo! Certo che quello che arriva alla gente della nostra passione è solo questo foto, abiti, parrucchiere, cene e secondo voi chi gestisce il blog e i social? Una fashion blogger non può mai staccare gli occhi dal pc o telefono perché la programmazione e la stesura dei post richiedono anche un lavoro di ore 16 al gg ha ragione Chiara! Non è che le case di moda regalano abiti a caso vi pare? E tutta questa professionalità richiede aggiornamenti e studio quotidiano non aggiungo altro POVERE NOI!!!