Si è conclusa ieri la prima parte della Milano Moda Uomo con le sfilate dedicate all’Autunno-Inverno 2016-2017. Ispirazioni e tendenze diverse sono emerse in questi primi due giorni di show.
Fantasie di grigio, dal perla all’acciaio, sulla passerella di Giorgio Armani per la linea Emporio Armani che guarda al mondo giovanile con uno stile mai noioso ma evitando gli eccessi. Lo stilista sceglie la doppia banda, anche di lurex, sui pantaloni e un lavoro di decori geometrici, specie intorno alla forma del quadrato. Pantaloni molto larghi in alto e che diventano più aderenti alla caviglia. Lana jacquard per le giacche e disegni geometrici per la maglieria. Tweed e disegni galles mescolati a pezzi di velluto liscio di seta neri e blu. Mescolio di sportivo e di classico che si adatterà ad essere indossato in qualunque situazione. In apertura di defilè tra maxy zaini e sciarponi la sala del Teatro di Via Bergognone è rimasta al buio mentre volavano le note da brividi di Life on Mars da un concerto di David Bowie.
Versace ha scelto una location spaziale per celebrare una collezione che parla di universo e futuro. Un universo che rappresenti un uomo sicuro che alterna classici completi sartoriali in nuance pastello – lilla, carta da zucchero – ad altri da astronauta, in pelle color argento. Donatella Versace ha creato una serie di capi diversificati, dallo sportswear, alla tradizione, senza escludere l’originale e lo stravagante. Il tema dello spazio si rivela d’ispirazione anche per Calvin Klein che per l’occasione manda in passerella giacche particolarmente ampie in nylon argento e dorato.
Diesel presenta giacconi come quelli degli anni 60 e 70, leggerissimi e impermeabili. Importanti gli zaini, e i pantaloni strettissimi per i giovani. Poi zip a profusione per i parka e giacche e i blouson più classici indossate con pantaloni tecnici come quelli dei motociclisti. Tutto in nero, blu scuro e verde cupo.
Salvatore Ferragamo stupisce soprattutto con le calzature signorili letteralmente sporcate da spruzzi di vernice colorati. I cappotti sono però il vero focus della collezione, eleganti e sofisticati, alternano forme strutturate ad altre più basic.
Antonio Marras, ci guida nel paese del Far West, dei rodei e delle feste sulla terra battuta. Con giacche che sembrano prese dalla Baviera e tessuti tweed e galles dall’aria ruvida e giacconi fatte con coperte sdrucite. Dominano le stampe pitone e i colori del deserto secco.
Nella collezione di Vivienne Westwood gli uomini si confondono con le donne, i vestiti si portano sopra i pantaloni, le scollature si fanno profonde pur rimanendo nel territorio neutro dove a farla da padrone sono i completi maschili. La chiave di lettura resta comunque la sfilata come momento di festa
Prada propone una collezione classica e misteriosa. Giacconi e cappe blu come quelli dei marinai e come i marinai in passerella tanti berrettini bianchi. Camicie stampate con motivi di artisti onirici. Camicie di pelle tagliata al vivo usata come fosse jeans. Marsine in denim come quelle delle divise militari. Tanti colletti enormi e colletti delle camicie che si possono staccare. Scarpe grosse, allacciate, come quelle dei marinai, tutte lucide e con la punta di colore contrastante. Un classico che può rappresentare la modernità.
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