Roberta Tocco: la fotografa siracusana che rappresenta la fragilità del corpo femminile

E’ giovanissima Roberta Tocco, eppure nel 2013 viene selezionata per il Premio nazionale delle arti e nel settembre del 2014 viene selezionata da Vogue Italia per una mostra collettiva in collaborazione con il brand Martini, e molte sue foto sono da inoltre vendute da Getty Images una delle più grandi agenzie fotografiche. Il suo lavoro è una continua ricerca personale sulla figura femminile e sulla bellezza e fragilità della vita. “Ho iniziato non sapendo nulla di fotografia con piccole foto concettuali, senza grandi pretese. Stimolata a continuare e migliorare ho acquistato

la mia prima reflex e deciso di dedicarmi ai ritratti, che sono il genere che prediligo. Grazie alla fotografia mi si è aperto un mondo, ho conosciuto tante persone stupende e cominciato a vedere tutto ciò che mi circonda con occhi diversi” Scrive nel suo blog. Nonostante molti suoi shooting siano nati o pubblicati in riviste di moda Roberta non si definisce una modaiola. Della moda  la dedizione e il talento che ci sta in chi crea i propri abiti.  Roberta crede in chi ha idee, sogni e ambizioni e allora il suo compito trova scopo nel dare vita a delle visioni. La fotografia per lei è tutto, e di questo mezzo espressivo apprezza

l’universalità e allo stesso tempo l’intima interpretazione che può derivare da ogni singolo scatto.  Per fotografare bisogna nutrire quotidianamente gli occhi di immagini e stimoli che arrivano da tutto ciò che si ha intorno. Roberta s’ispira alle favole gli spot pubblicitari e a volte le piace ricreare l’atmosfera di un particolare film. L’importante è comunicare e andare sempre alla ricerca della bellezza del soggetto, qualunque esso sia.

L’intervista a Roberta Tocco

Le fotografie ti vengono commissionate oppure parti sempre dalle tue idee e successivamente vengono pubblicate?

Dipende dalla tipologia di lavoro che devo fare, la maggior parte delle volte parte tutto da un ‘idea che sento il bisogno di realizzare. Quando una cosa la senti tua il risultato è molto più intenso e sincero.

Ti avvali di collaboratori fissi? Ad esempio le truccatrici, le fashion designer?

Ho lavorato con persone diverse, nel tempo ho trovato persone talentuose con cui so di poter esprimermi e lavorare bene perché si è creata una buona sinergia. Gli sono molto grata perché mi aiutano tantissimo.

Qual è il tuo prossimo progetto fotografico?

Sono in una fase di continua ricerca e sperimentazione, ho bisogno di fare qualcosa di più intimo e personale. Tengo dentro una valanga di cose da esprimere e comunicare e lo voglio fare nella maniera più sincera possibile con me stessa.

Alcune volte ti sei ispirata a registi, come Wes Anderson. Altri modelli? Chi sono i tuoi registi preferiti?

Il cinema è per me una buona fonte d’ispirazione ma occupa una piccola parte del mio immaginario. Non posso affermare di essere una cinefila , ma quando un film mi colpisce, di qualsiasi regista esso sia,comincia a far parte di me. Dopo  lo guardo tante volte per analizzarne le inquadratura, i colori, la scenografia e trarne ispirazione.

Le donne sono i tuoi soggetti più ricorrenti. Fotografi o fotograferai mai uomini?

Si certo, non avviene spesso perché mi trovo molto più vicina alla fragilità del corpo femminile, ma mi piacerebbe anche fotografare un soggetto maschile che sia affine a ciò che cerco. Quando ho iniziato a prendere più consapevolezza con la fotografia, ho cercato di fare quello che ho sempre sognato: rendere vive le mie idee. Nel tempo ho trovato il mio piccolo spazio, fatto di un’ estetica che si basa sull’armonia e la fragilità dove non c’è mai ostentazione o provocazione. Sento sempre vivo il bisogno di cercare la bellezza ovunque ed è questo che mi spinge ad andare avanti.