Rosario Dawson e Abrima Erwiah si conoscono da quando erano adolescenti. Hanno visto vicendevolmente i loro sogni realizzarsi e continuano a camminare fianco a fianco con progetti comuni.
La prima è diventata una star hollywoodiana, la seconda una stilista affermata. Insieme ieri al Taormina Film festival 2015 hanno presentato l’impresa sociale che vede la moda come opportunità di lavoro e valorizzazione per le donne. Rosario Dawson l’ha creata insieme a Studio 189 dando vita alla collezione di moda artigianale Fashion Rising Collection, curata dalla stessa Dawson, e lanciata nel 2013 in supporto al One Billion Rising, la più grande azione di massa per porre fine alla violenza contro le donne. Sono arrivate con più di un’ora di ritardo le due ospiti più volte richieste sul palco da applausi prolungati a mò di incitamento da parte del pubblico, stanco di aspettare. Si sono fatte perdonare concedendo sorrisi e racconti di vita dediti alla solidarietà.
L’attrice Rosario Dawson, scelta da Spike Lee per film come La 25ma ora, ha ricevuto nella suggestiva cornice del Teatro antico di Taormina, insieme all’amica Abrima Erwiah, il Taormina Humantitarian Award.
“Abbiamo realizzato un sito e-commerce dove vengono commercializzati gli abiti realizzati dalle donne africane – raccontano – Con il ricavato riusciamo a reinserire persone svantaggiate nel tessuto sociale dando loro una possibilità concreta di sostentamento”.
“Ricordo in particolare una ragazza – racconta Abrima Erwiah – aveva 17 anni e si manteneva facendo pulizie. Sognava il mondo della moda perché le avrebbe permesso di stare a testa alta mentre il suo lavoro la costringeva a vivere costantemente a testa bassa. Abbiamo così creato una scuola di moda e realizzato una sfilata. Quella giovane donna oggi ha ripreso gli studi e continua a sognare il suo futuro”.
Racconta la sua infanzia Rosario Dawson, ricordi ben nitidi di una ragazzina che si divertiva a indossare gli abiti della madre e scimmiottare davanti a tutta la famiglia che incredula le diceva “You are crazy”.
Un destino segnato per lei che sognava il mondo della matematica e si è ritrovata a far l’attrice e realizzare abiti per le donne che non hanno voce. A quelle donne un disegnatore seduto in prima fila dedica un ritratto che regala alle due artiste. Rimangono sbalordite, commosse. Pronta risponde Rosario Dawson: “Questo significa fare sistema – dice – Dobbiamo essere tutti legati e camminare verso lo stesso obiettivo. In America c’è il mito del self made man, di chi non ha bisogno di nessuno. Io sono convinta che da soli non si va da nessuna parte, insieme possiamo andare lontano”.
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