L’Etna dalle sue pendici è emozionante e maestosa, ma vista dall’alto lo è ancor di più.
Lo scorso 27 maggio, alle prime luci dell’alba, i vulcanologi Sonia Calvari, Marco Neri e Francesco Ciancitto, sono saliti sull’elicottero AW139 della Guardia Costiera per partecipare ad una missione di monitoraggio del vulcano attivo più grande d’Europa. Si è trattato di un’attività congiunta tra il 2° nucleo aereo della Guardia Costiera e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Missioni di questo tipo vengono concordate tra il capitano di fregata Roberto D’Arrigo e il direttore della sede catanese dell’INGV Eugenio Privitera. Non è la prima volta che i nostri vulcanologi si ritrovano a collaborare con la Guardia Costiera in attività simili. Infatti, la collaborazione è stata avviata nel 2014 e mira alla realizzazione di un sistema di sinergie e condivisione degli ambiti di comune interesse, come la tutela dell’ambiente marino e costiero. Grazie a tali attività di monitoraggio i ricercatori possono effettuare sia rilievi termici che fotografici dell’eruzione in corso. Inoltre, i dati acquisiti tramite i rilievi in elicottero, insieme alle misure effettuate sul terreno, permettono di realizzare mappature e stime del volume del materiale eruttivo.
Articolo di Rosita Cipolla
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