Addio a David Bowie a pochi giorni dall’uscita del suo ultimo album


Nella foto David Bowie
Nella foto David Bowie

La leggenda del rock, David Bowie, si è spenta pochi giorni dopo dal suo 69simo compleanno, l’8 gennaio, nel quale in concomitanza era uscito il suo ultimo lavoro Blackstar. Dopo aver attraversato per più di cinquant’anni la storia della musica, modificandosi sempre, contaminando generi diversi dal folk acustico all’elettronica, passando attraverso il glam rock, il soul e diventando un modello di riferimento per più di una generazione di artisti, il duca bianco se ne è andato lasciando un ultimo capolavoro. L’annuncio è apparso sul suo profilo ufficiale Twitter e Facebook: “Dopo 18 mesi di lotta contro il cancro se ne è andato serenamente circondato dalla sua famiglia”. Poco dopo l’annuncio su Facebook, la notizia è stata confermata anche dal

David Bowie soprannominato Il Duca bianco
David Bowie soprannominato Il Duca bianco

figlio, Duncan Jones, noto anche come Zowie Bowie. Due settimane fa lo stesso David Bowie aveva annunciato il ritiro definitivo e irrevocabile dai palcoscenici che non frequentava dal 2006. Ultima apparizione, nel nuovo video Lazarus, in cui David Bowie, forse provocatoriamente appare come l’amico di Gesù che avvolto dalle bende risorge dalla morte. Il suo ventisettesimo e ultimo album, già numero uno delle classifiche UK, è uscito a tre anni dall’ultimo disco The Next Day, e si sperimenta nel freejazz, ultima tappa di un percorso in cui Bowie ha abbordato tutti i generi, reinventandoli quando necessario e stabilendo degli standard che ancora oggi durano. Zelig del rock’n’roll, fin dagli esordi nella Londra beat di fine anni ’60, in cui già, giovanissimo, si fece notare, spopola negli anni ’70 con il suo cerone, lustrini e paillettes; inoltrandosi nello spazio con il suo album-monumento The Rise and fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Marse. Così Ziggy Stardust diventò celebre giocando con la sua identità sessuale, né uomo, né donna, disponibile ad andare con tutti. Poi gli anni’80 dove si trasformò definitivamente nel Duca Bianco dopo l’esperienza di Berlino, da cui uscì sofisticato, elegante, dandy

David Bowie in una foto di qualche anno fa
David Bowie in una foto di qualche anno fa

decadente, dopo aver pubblicato altri dischi fondamentali da Low a Heroes. In quegli anni non disdegnò incursioni nel cinema, finché arriva al successo nel 1976 come protagonista del film di fantascienza L’uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg. Tra le sue interpretazioni più note si ricordano Furyo in Merry Christmas Mr. Lawrence di Nagisa Oshima del 1983, Absolute Beginners e Labyrinth del 1986, fino a Basquiat di Julian Schnabel del 1996, nel quale ha interpretato il ruolo di Andy Warhol. Dopo il primo divorzio sposò Imam, modella di successo che gli è sempre stata accanto, in una delle unioni più durature dello star-system. E negli ultimi 25 anni, Bowie cambiò ancora: prima tornando al rock con i Tin Machine, poi guardando con interesse alle nuove sonorità della sua Inghilterra, la drum’n’bass e la jungle di Bristol. Nel 2008 è stato inserito al 23º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone, e tra i suoi brani indimenticabili ci sono Life on Mars?, Space Oddity, Starman e Heroes.

 

 

 

 

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