Aids: in Sicilia 6.000 casi accertati. Scatta la campagna Test’iamoci


Scatta la campagna di sensibilizzazione sul tema dell’Aids intitolata “Test’iamoci” che si svilupperà dall’8 febbraio all’8 marzo. A promuovere l’iniziativa nel corso di un intero mese, è l’Osservatorio per i minori e gli adolescenti “Lucia Natoli” di Messina, in collaborazione con l’Arcigay e in sinergia con specialisti della Medicina e con l’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Papardo – Piemonte” e l’Azienda Ospedaliera universitaria Policlinico “Martino”. Studi recenti anche siciliani dimostrano che esiste un aumento esponenziale della casistica delle malattie trasmissibili per via sessuale. A confermarlo i dati forniti dall’Assessorato Regionale alla Salute: si manifesta con maggiore frequenza attraverso rapporti eterosessuali nel 52,3%, con rapporti gay nel 38,8% e con la tossicodipendenza per il 6,9%.

 

 

I soggetti più a rischio sono i maschi di età compresa tra 20 e 49 anni.

In Sicilia l’anno scorso, su disposizione assessoriale, è stato istituito un sistema di controllo per rilevare l’incidenza della malattia grazie alla presenza di 19 divisioni di Malattie Infettive in tutta l’Isola. Si registrano circa 6.000 casi accertati di Hiv/Aids che restano comunque al di sotto della media nazionale. Tra questi, i cittadini italiani battono con il 71% quelli stranieri.

Nell’intervallo 2009 -2010, sono comparsi 278 nuovi casi di infezione, con una prevalenza degli uomini pari al 71% contro il 29% delle donne. Siracusa si attesta la provincia siciliana con il più alto tasso di contagio; al secondo posto Catania e al terzo Trapani.

Per non dimenticare quello che succede nella regione Sicilia, annotiamo il numero di nuovi casi segnalati tra il 2009 e il 2010 nelle province principali: a Palermo 34 presso il Civico, 31 al Policlinico, 11 al Cervello, 8 al Di Cristina; a Messina 6 casi presso l’AOR Papardo-Piemonte, 1 al Policlinico Universitario, 4 a Barcellona P.d.G; a Catania ben 46 casi presso il Garibaldi, 30 al Cannizzaro, 19 al Ferrarotto.

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