Grande accoglienza oggi da parte dei piccoli studenti eoliani per l’arrivo della barca a vela della Marina Militare Italiana, Caroly.
Uno stuolo di bambini accolti per essere guidati nella visita della barca, che è una imbarcazione a vela del tipo “yawl” varata nel 1948 presso il cantiere “Baglietto” di Varazze.
Dal 1° marzo 2014, Nave Caroly fa parte del Comando Gruppo Unità Navali Minori a Vela.
La storia di Caroly, è legata alla famiglia dei Preve, che ne divenne proprietaria dal momento del varo e che usarono la barca per navigare fino in Argentina, dove avevano vaste proprietà terriere e interessi commerciali.
Nel 1982 fu donata alla Marina Militare Italiana per essere adibita a nave scuola per l’addestramento degli allievi dell’Accademia Navale.
Alla morte del proprietario, il Commodoro Riccardo Preve, gli eredi decisero per la cessione alla Marina, a patto che venissero rispettate alcune condizioni come quella di mantenere la denominazione Caroly, nome della consorte dell’armatore.
Oggi questa bellissima barca, al comando del tenente di Vascello Marcello Losito, che alla destrezza aggiunge un’innata capacità comunicativa e di grande empatia, è alleata di Marevivo per la lotta all’inquinamento del mare e per educare i più giovani ad un maggiore rispetto del polmone azzurro della terra.
Dopo l’emozionante attracco a Linosa e Ustica effettuato nella passata edizione del progetto Delfini Guardiani, oggi la nave scuola è giunta alle Eolie, dove si fermerà fino al 27 maggio per accogliere tutti bambini delle sette isole, che hanno seguito il percorso d’educazione ambientale sviluppato da otto anni non solo in Sicilia, ma anche in molte altre isole minori italiane dall’associazione ambientalista Marevivo.
L’esperienza sulla nave scuola è un tassello importante del progetto, non solo per l’occasione offerta ai bambini di visitarla, ma anche perché gli studenti possono conoscere l’importanza e il valore di una istituzione che lavora per la difesa del mare, che si apre al pubblico e che sposa la mission dell’impegno e del rispetto, doveri che sono in capo a ciascuno di noi, quando si tratta di difendere e promuovere il nostro patrimonio naturale.
Oggi la nave scuola è giunta a Panarea e un branco di delfini l’ha scortata lungo tutta la traversata; quegli stessi delfini di cui tanto si è parlato per l’assalto allareti da pesca, ma la cui bellezza ed eleganza supera ogni polemica; loro che sono creature del mare e che vivono delle sue sole risorse: che a noi piaccia o no!
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