In Italia 6 milioni di persone soffrono la povertà. Di fronte a questo oceano di bisogno che neppure la società più perfetta può risolvere, chiunque avverte un senso di impotenza, ma anche l’urgenza di mettere a disposizione qualcosa di sé per aiutare chi ha bisogno. Per questa ragione la Fondazione Banco Alimentare Onlus rinnova anche quest’anno l’invito a partecipare alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, giunta alla sua 18° edizione.
Presentata questa mattina nella Biblioteca del Camplus Living D’Aragona della Fondazione CEUR, si terrà su tutto il territorio nazionale sabato 29 novembre.
E il numero dei poveri in Italia in tre anni è quasi raddoppiato. Erano 3.415.000 nel 2011. Eppure il diritto al cibo è una cosa fondamentale. Su questo concetto pratico, si basa lo spirito della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. “Sapere che è la classe media quella che inizia ad aver bisogno di aiuto – afferma Domenico Messina, direttore del Banco Alimentare della Sicilia Onlus – non tranquillizza ma fa comprendere quanto è importante il senso della carità e della gratuità nei confronti di chi ha fame”. In Sicilia, tramite le 990 strutture accreditate con il Banco, si dà aiuto a 370mila persone e a 37.300 bambini al di sotto dei 5 anni di età.
“Esiste un bisogno più originario e profondo che accomuna chi ha il cibo e chi non ce l’ha – ha dichiarato Federico Bassi, segretario nazionale della Colletta Alimentare – ed è quello di essere felici, accettati e voluti così come siamo. Non è un modo di dire, ma una realtà che tocchiamo con mano a ogni Colletta. E di storie se ne potrebbero raccontare a centinaia, come quella dei due fidanzati che hanno partecipato alla Colletta del 2013 spinti dalla voglia di condividere insieme questa emozione di gratuità. Dopo sei anni di fidanzamento, hanno deciso di sposarsi scegliendo come data il 14 giugno 2014 non sapendo ancora che sarebbe stato quello il giorno della Colletta Straordinaria. Eppure quel giorno – pur vestiti da sposi – si sono presentati al supermercato, hanno indossato la pettorina gialla e hanno fatto i volontari”.
I detenuti del carcere di piazza Lanza da più di tre anni aderiscono alla giornata della Colletta AlimentareLa storia, tuttavia, non la fa solo chi può scegliere di donare liberamente il proprio tempo. “C’ è chi, pur etichettato come ‘brutto, sporco e cattivo’ sceglie di donare ciò che può a chi è svantaggiato. Sono i detenuti del carcere di piazza Lanza che da più di tre anni aderiscono alla giornata della Colletta Alimentare” dichiara Francesco Valora, volontario che si occupa di rieducazione dei detenuti. Un’iniziativa quasi singolare, ma di certo inedita, che è stata proposta al carcere dai volontari del Banco Alimentare e che riscontra un grande successo tra i detenuti per due finalità: dà loro la possibilità di offrire aiuto a chi vive in una condizione di disagio sociale; ha una ricaduta positiva verso loro stessi come soggetto di iniziative meritorie verso la società che loro per primi hanno colpito.
A tal proposito, il Villaggio Dusmet e Picanello sono due zone di Catania che sanno bene cos’è il disagio sociale. In loro soccorso interviene, da ormai tre anni, padre Orazio Bonaccorsi della Parrocchia San Giovanni Apostolo ed Evangelista, che lo stesso parroco definisce “una piccola realtà che ha preso misure grandi”. Infatti, sono circa 223 le famiglie aiutate da padre Orazio, con problematiche sociali e materiali. Famiglie con almeno tre figli e spesso con l’impossibilità di mandarli a scuola. “E noi per lenire questo disagio da tre anni abbiamo aperto un centro Caritas e un centro ascolto che offre servizi una volta la settimana. – racconta il parroco – Abbiamo 46 volontari dispiegati tra il centro ascolto e il nostro magazzino che riceve il cibo dal Banco Alimentare e che consegniamo sia in parrocchia sia a domicilio”. Ma in parrocchia viene fatto anche di più. Grazie all’aiuto di professionisti volontari vengono offerti servizi medico e legali e almeno due volte l’anno, in collaborazione con i Lions, vengono organizzati due screening preventivi sanitari (moc, cardiologo, dermatologo, pediatra e dentista) dei quali usufruiscono circa cento famiglie.
In provincia di Catania sono 201 i supermercati che aderiscono alla giornata della Colletta Alimentare e oltre 2.000 i volontari che con la pettorina gialla raccoglieranno i prodotti – alimenti per l’infanzia, riso, olio d’oliva, legumi, sughi, pelati, tonno in scatola, biscotti – che in un secondo momento andranno ad integrare le donazioni recuperate con attività quotidiane dalla Rete Banco Alimentare, per poi essere distribuiti alle strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc). Oltre 62.000 tonnellate di cibo sono state Oltre 62.000 tonnellate di cibo sono state distribuite l’anno scorsodistribuite l’anno scorso.
Questo importante evento gode tra l’altro del patronato della Presidenza della Repubblica e del patrocinio di Expo Milano 2015.
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