Messina ricorda il 25esimo anniversario della storica visita a Messina di Papa Wojtyla, in occasione della canonizzazione di Santa Eustochia Esmeralda Calafato. In città stamattina, all’Auditorium Fasola, è arrivato il Cardinale Stanislaw Dziwisz, segretario particolare di Giovanni Paolo II, ospite della tre giorni iniziata ieri. Le manifestazioni di rilievo internazionale sono state organizzate dal Comitato promotore, formato da: Padri Rogazionisti di Messina del Santuario di S. Antonio e Istituto Cristo Re; Associazione culturale “Antonello da Messina”; Associazione “Cara beltà – Sicilia”; Fondazione Bonino Pulejo; Clarisse di Montevergine.
Monsignor Carmelo Lupò ha portato al Cardinale Dziwisz i saluti della Chiesa messinese. “Non si può dimenticare mai questo mare bello, l’atmosfera da parte della gente, che ha accolto con grande simpatia Giovanni Paolo II”: così il Cardinale Dziwisz ricorda quel giorno in cui la città ha abbracciato idealmente il Santo Padre, il quale, guardando lo scenario dello Stretto, aveva detto: “Voi siete molto fortunati, perché siete più vicini a Dio”.
Sua Eminenza Dziwisz, sull’imminente prospettata Canonizzazione di Papa Wojtyla, ha dichiarato: “Speriamo avvenga ad ottobre, ma lasciamo questa decisione a Papa Benedetto. Il processo di canonizzazione è andato molto bene, sono stati riconosciuti non uno, ma molti miracoli per intercessione di Papa Giovanni II e, quindi, la strada per la santificazione è aperta”.
Poi, il Cardinale Dziwisz ha raccontato il Wojtyla uomo, vescovo e pontefice, dagli anni del lavoro in miniera in Polonia, a quelli da studente fino a diventare il Capo della Chiesa Cattolica. E lo ha fatto attraverso l’opera poetica e drammaturgica di Giovanni Paolo II, soffermandosi sul “Trittico romano”, il Papa ha scritto durante i suoi anni in Vaticano. Un capolavoro suddiviso in tre parti, con i versi su Dio Creatore dell’universo; sulla bellezza e la bontà dell’umanità offuscate dal peccato, tema ispirato dal “Giudizio universale” di Michelangelo della Cappella Sistina; la Speranza nella Redenzione dell’uomo.
Presenti stamani, oltre all’Arcivescovo di Cracovia, il direttore editoriale della Gazzetta del Sud, Lino Morgante, e il consigliere culturale della Fondazione Bonino-Pulejo, Piero Orteca. I lavori sono stati coordinati da Milena Romeo. Su input degli interventi di Orteca e Morgante, il Cardinale Dziwisz ha parlato del determinante contributo di Papa Wojtyla alla nascita di Solidarnosc, alla “primavera polacca”, al crollo del muro di Berlino, alla fine pacifica della Guerra fredda, all’attualissimo tema dei pericoli di un capitalismo senza etica e tutto con quella fermezza e autorevolezza riconosciuta dai potenti della terra e con quel motto “Non abbiate paura”, che “è stata chiave della vita stessa di Giovanni Paolo II e del suo pontificato”.
Nel corso della mattinata si è svolto anche il convegno coordinato da Milena Romeo, che ha approfondito la figura di Wojtyla come intellettuale, poeta e drammaturgo, con i contributi di Lia Fava Guzzetta (Lumsa di Roma) e Martha Burchardt (Università di Cracovia), la più grande studiosa di Papa Giovanni Paolo II, e le letture poetiche di Vittorio Ciccocioppo.
Il Cardinale Stanislaw Dziwisz, alle 19 celebrerà la Solennità di Sant’Antonio, presso la Basilica di via Santa Cecilia. A conclusione delle celebrazioni, domani 14 giugno alle 17 al Teatro dell’Istituto Cristo Re di viale Principe Umberto, sarà intervistato da Rocco Familiari uno dei maestri del cinema mondiale, Kristoff Zanussi, il regista polacco autore del film “Il Papa venuto da lontano”.
Scrivi un Commento