Una dichiarazione di intenti, sottoscritta volontariamente da grandi e piccole imprese per diffondere una cultura aziendale libera da pregiudizi. È la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro, lanciata in Italia nel 2009 seguendo l’esempio di Francia e Germania e presentata oggi nella sede catanese della Regione Siciliana. A fare gli onori di casa è stata la Consigliera Regionale di Parità Natalina Costa, affiancata da rappresentanti di istituzioni, sindacati e associazioni di categoria. La Carta per le pari opportunità è promossa da Fondazione Soliditas, Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità, AIDDA (Associazione Imprenditrici Donne e Dirigenti d’Azienda), AIDAF (Associazione Italiana Delle Aziende Familiari) e Impronta Etica, con l’adesione dei Ministeri del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e delle Pari Opportunità. E sostenuta concretamente da ANCL. Sono già 296 le aziende che vi hanno aderito. La presentazione della Carta è stata anche l’occasione per inaugurare il Tavolo Regionale siciliano che ne curerà la promozione, sul modello di quanto già avviene in altre Regioni d’Italia.
Per fare questo verranno utilizzate le risorse rese disponibili dal Fondo Sociale Europeo per le Regioni Obiettivo Convergenza del Sud. La Carta delle Pari Opportunità, infatti, è stata individuata dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio) come uno strumento di grande efficacia per la valorizzazione delle risorse umane nelle imprese del Meridione.
Concretamente, la Carta si compone di dieci punti, che i sottoscrittori (tra cui anche Sicilia&Donna) si impegnano ad attuare al loro interno. Fra questi: l’individuazione di strumenti che favoriscano la conciliazione di famiglia e lavoro, il superamento degli stereotipi di genere, la formazione di tutti i livelli aziendali sul valore della diversità e l’individuazione di strumenti che garantiscano l’effettiva parità di trattamento. È previsto anche un monitoraggio almeno annuale dei risultati conseguiti, per valutare l’impatto delle buone pratiche.
“L’adesione dell’Ancl è scaturita dalla sensibilità che la categoria ha sempre posto nella gestione dei rapporti di lavoro rappresentando sempre un ruolo di terzietà – spiega Guido Sciacca, Componente Ufficio di Presidenza Nazionale e Presidente provinciale A.N.C.L. (nella foto durante la cerimonia della firma) – E’ importante perseverare in una inversione di tendenza, non è più tempo di sprechi e di atti di forza oggi occorre rispettarsi, fare netti distingui di ruoli e supportare chi ha merito e competenza per usufruirne tutti, nei servizi più celeri e nella collettività”.
Scoglio Stefania, Consigliera Nazionale ANCL e Coordinatrice Pari Opportunità ANCL Regione Sicilia, racconta la sua esperienza: “Collaboro fattivamente al tavolo regionale istituito in Sicilia dal primo momento e dal 2010 apporto idee e contributi sensibili alle consigliere di Parità con spirito di servizio e costruzione di una parte di Italia che intende produrre e non lagnarsi addosso. E’ chiaro che ognuno deve esercitare il proprio ruolo senza per questo prevaricare nessuno ma deve essere disponibile e pronta al confronto”.
Alessandra Servidori Consigliera Nazionale di Parità spiega: “La Carta è divenuta parte integrante delle politiche per le pari opportunità e per il lavoro che il Ministro Elsa Fornero ha illustrato in Parlamento il 23 gennaio scorso. L’adozione di una strategia nazionale in materia di affermazione dei diritti e di contrasto alle discriminazioni costituisce un ambito di primaria rilevanza e di priorità per il governo. L’Osservatorio sulla contrattazione decentrata, che valorizza la flessibilità concertata, rappresenta uno strumento fondamentale in questo ambito”.
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