Sabato, alle 10,30, nell’ Aula A6 ex dell’ex Monastero dei Benedettini, sarà presentato l’Appello per la creazione di un’isola di legalità a piazza Cavour.
Il Comitato per la legalità nella Festa di S.Agata presenta le adesioni all’Appello al Prefetto, al Sindaco e all’Arcivescovo di Catania per la creazione di un’isola di legalità a Piazza Cavour la sera del 5 febbraio, in occasione delle prossime celebrazioni agatine, al fine di mantenere la piazza libera da venditori ambulanti abusivi e portatori di torcioni accesi illegalmente.
Interverranno rappresentanti delle associazioni firmatarie, che includono tra l’altro: AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), ANM (Associazione nazionale magistrati), ASAEE (Associazione antiracket antiestorsione etnea), ASAEC (Associazione AntiEstorsione Etnea); CSVE (Centro Servizi Volontariato Etneo), Centro Zo, CGIL, CGIL Medici, Confcommercio, Confcooperative, Federmisericordie Sicilia, FNSI (Federazione nazionale della stampa italiana), Comunità del Crocefisso della Buona Morte e di San Nicolò all’Arena; Laboratorio socio politico Il Prezioso Avanzo; Vol.Si (Volontariato Siciliano). Hanno aderito inoltre: Frate Giovanni Calcara (domenicano); Padre Gianni Notari (gesuita); padre Pino Ruggieri (rettore San Nicolò all’Arena). Saranno presentate oltre 400 firme di cittadini raccolte in vari punti della città.
PER LA CREAZIONE DI UN’ISOLA DI LEGALITA’ A PIAZZA CAVOUR
II Comitato per la legalità nella Festa di S.Agata, composto da: Addiopizzo Catania, Banca Etica per la Sicilia Orientale, Cittàinsieme, Coordinamento catanese di Libera, COPE, Fondazione Giuseppe Fava, Mani Tese Sicilia, MOVI, Pax Christi, invita ad aderire al seguente
APPELLO
Chiediamo al Prefetto al Sindaco e all’Arcivescovo di Catania e a tutte le autorità competenti di dare un segnale di speranza alla città in occasione delle prossime celebrazioni agatine e di creare la sera del 5 febbraio 2013 un’isola di legalità a Piazza Cavour, al fine di impedire l’accesso in piazza alla moltitudine di venditori ambulanti abusivi e di portatori di torcioni accesi proibiti per legge
CHIEDIAMO INOLTRE
1. che i tempi e le soste della processione della Santa siano definiti e rispettati. Non consideriamo accettabile che, anche in ossequio a interessi poco trasparenti, ogni anno la festa finisca sempre più tardi, creando un’atmosfera di costante incertezza e causando gravi danni alla vita economica e sociale della città.
2. che si affronti il problema delle migliaia di venditori abusivi che ogni anno durante la festa sembrano agire al di fuori di ogni controllo istituzionale. Tali venditori si dispongono dove scelgono, impediscono il fluido svolgersi della processione, e danno luogo ad una evasione fiscale di massa.
3. che venga sottoposto ad attento controllo la gestione delle Candelore, molte delle quali vanno in giro per la città già diverse settimane prima delle celebrazioni, raccogliendo notevoli donazioni da un gran numero di privati. Chiediamo particolare attenzione a questa situazione, anche in vista di alcune testimonianze, anche recenti, di collaboratori di giustizia che informano delle influenze mafiose su diverse Candelore.
4. che si faccia rispettare la normativa che proibisce l’accensione dei torcioni. Il tentativo di creare delle isole per l’accensione di tali torcioni si rivela puntualmente inefficace. Assistiamo, invece, ad una vera e propria invasione, con centinaia di portatori di torcioni accesi che invadono le strade del centro storico coprendole di cera, con conseguenze a volte tragiche per l’incolumità dei cittadini, per non parlare dei costi sociali ed economici.
5. che vengano fatte rispettare le normative in materia di fuochi d’artificio. E’ noto che tali fuochi, spesso illegali, sono utilizzati anche dalle famiglie mafiose per celebrare all’interno della festa eventi di loro interesse.
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