A Catania diventa realtà il progetto, finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Siciliana, sugli Asili domiciliari. Oggi alla Camera di Commercio del capoluogo etneo il primo dei tre convegni sul tema. All’incontro oltre alle presidenti dei due Enti che hanno promosso i corsi, Marina Virgillito dell’Asa e Gabriella Rizzo del Cesfor, hanno partecipato anche Valentina Puccia dell’Associazione Scarabocchiando di Modica e il prof. Maurizio Caserta ordinario di Economia Politica all’Università di Catania. Drammatici i dati sulla disoccupazione femminile, ribaditi dal docente Universitario: “Nel mezzogiorno d’Italia – ha detto Caserta – si registra contemporaneamente il dato più alto di disoccupazione e il più basso di occupazione femminile”. Dunque i nidi domestici – ha aggiunto – potrebbero essere da stimolo all’occupabilità delle donne”. Segue passo passo le giovani donne formate dai corsi promossi dall’ASA, Associazione Solidarietà Onlus, con la collaborazione del Cesfor, Valentina Puccia. “Da qui alla fine dell’estate – ha assicurato durante il suo intervento – forniremo alle giovani mamme gli strumenti necessari per l’apertura della loro attività”. Gabriela Rizzo, presidente Cesfor ha tenuto a puntualizzare: “Già dalla prossima settimana, verranno gettate le basi per la costituzione della Cooperativa Sociale grazie alla quale si potranno offrire alle famiglie di Catania e provincia i servizi coaching familiare, consulenza genitoriale e di Nidi domiciliari”. Il progetto Childcare, finanziato – lo ricordiamo – dal Dipartimento della Famiglia della Regione Sicilia, ASA e Cesfor – la prossima settimana prevede per le allieve del corso una full immersion con il dott. Marco Paret; al centro delle lezioni la programmazione neuro linguistica di Coaching e di Post Adozioni. Ha puntato ancora una volta il dito sulla necessità di una collaborazione tra pubblico e privato Marina Virgillito: “Necessaria – ha detto – per raggiungere obiettivi di alto livello per la realizzazione del superiore interesse del minore”. Particolarmente soddisfatto, Salvo Milluzzo Coordinatore del progetto: “Siamo in una fase in cui gli asili nido chiudono e non è vero che riescono a soddisfare le esigenze delle realtà. L’asilo domiciliare, tuttavia, non sostituisce il nido ma è un altro servizio che potrebbe affiancare il nido. Il progetto ha concrete possibilità di attecchire nei territori, anche nell’ottica di creare impresa”. All’incontro di oggi, in rappresentanza del mondo dell’Arte e della Cultura, ha partecipato Gabriella Saitta, l’attrice catanese ha recitato un brano sull’amore favorendo la sensibilizzazione a questo tipo di tematiche. Altri due momenti volti al confronto sul corso del progetto sono già in programma il 27 giugno a Palermo e il 12 settembre a Catania.
Scrivi un Commento