Già nell’antica Grecia si chiedevano come migliorare la memoria e la concentrazione, cercando di elaborare pozioni magiche per allenare la memoria a breve termine, migliorare quella a lungo termine, e stimolare la mente a ricordare dettagli importanti.
La creazione e la gestione della memoria è un processo complesso in cui il cervello umano raccoglie, memorizza e recupera le informazioni di cui abbiamo bisogno per diversi compiti.
Tuttavia, questi ricordi giocano anche un ruolo più umano nell’aiutare a riconoscere e ricordare persone importanti e occasioni speciali.
Scrivere e prendere appunti, bere caffè e mangiare il cibo adeguato, sono alcune delle soluzioni per riuscire a migliorare la memoria in modo naturale.
Come riuscire a migliorare la memoria?
Per evitare che la tua capacità di memorizzare e ricordare le cose si annebbi nel tempo, ecco quattro consigli che dovresti assolutamente seguire ed incorporare nella tua vita quotidiana.
Giocare a videogiochi aiuta ad allenare la memoria
Questa raccomandazione scientifica potrebbe sembrarti strana, soprattutto se i tuoi genitori non facevano altro che dirti di smetterla di giocare ai videogiochi.
Uno studio del 2017 sulla rivista Behavioral Brain Research, ha concluso che ci sono una varietà di videogiochi che migliorano la funzionalità di varie regioni del cervello associate alla memoria. Questa ricerca ha citato miglioramenti in aree come la memoria semantica, la quale ha a che fare con la capacità generale di ricordare.
Naturalmente, non si consiglia a nessuno di passare le proprie giornate giocando ai videogiochi, ma può comunque diventare un hobby che aiuta ad esercitare la memoria in modo costante, ma senza esagerare.
Fare attività fisica stimola la memoria
Mentre l’esercizio mentale aiuta sicuramente a migliorare le tue capacità, anche l’esercizio fisico è fondamentale. Una ricerca pubblicata nella rivista scientifica Trends in Cognitive Sciences, ha rivelato che uno stile di vita sedentario sembra promuovere la perdita di memoria, mentre l’attività fisica non fa altro che stimolarla.
Inoltre, diversi studi di ricerca, hanno stabilito che l’esercizio fisico regolare giova alle capacità cognitive, compresa la memoria.
Questi risultati includono miglioramenti nella funzione cerebrale che derivano dalla durata e dall’intensità dell’esercizio, portando a una funzione ormonale più equilibrata, e stimolando i cambiamenti neurochimici che mantengono il cervello in forma.
Per cui è consigliabile creare un regime di esercizio settimanale che funzioni con il tuo orario di lavoro, e che si adatti alle tue preferenze e capacità.
Che si tratti di corsa, basket, yoga, acquagym o escursionismo, per migliorare la tua memoria trova uno sport che ti piaccia fare davvero, e che possa coinvolgere anche amici e colleghi.
Diminuire lo stress aiuta a combattere la demenza
Una ricerca ha dimostrato che alcune persone con diagnosi di demenza non avevano in realtà la demenza, ma che il loro stress intenso e persistente aveva danneggiato la loro memoria e altre capacità cognitive.
Lo stress può influenzare un’ampia varietà di funzioni della memoria, tra cui la memoria a breve termine e la memoria autobiografica.
Secondo un recente studio, il cortisolo, l’ormone dello stress, può inondare le banche della memoria del cervello, diminuendo la capacità di riconoscere e ricordare.
Incorporando metodi di riduzione dello stress basati sulla mindfulness, i partecipanti allo studio sono stati in grado di recuperare e persino migliorare alcune funzioni della memoria. Questi metodi includevano la meditazione, il pensiero profondo, la riflessione e la scrittura di un diario.
Per evitare che ciò accada anche a te, è consigliabile che tu riesca a trovare modi personalizzati per ridurre lo stress, come delegare quando ti senti sopraffatto, evitare situazioni e persone negative, e minimizzare le situazioni rischiose.
Mangiare sano combatte la perdita di memoria
Uno nuovo studio suggerisce che le persone che mangiano cibi sani (soprattutto molta frutta e verdura) possono avere più memoria e capacità cerebrali una volta raggiunta la terza età.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Neurology, si aggiunge ad altre ricerche che collegano un’alimentazione sana a minori rischi di demenza.
Nello studio, gli scienziati hanno valutato le abitudini alimentari degli anziani utilizzando un indice di “alimentazione sana”. Un punteggio alto indicava che la persona consuma molti cibi sani, come frutta e verdura, e un punteggio basso indicava alcuni cibi poco raccomandabili, come quelli fritti.
In conclusione, ciò che la ricerca ha dimostrato, è che rispetto ad altri adulti anziani che preferivano la carne rossa e i dolci, il rischio di declino cerebrale nei gruppi con la dieta più equilibrata era inferiore del 25 per cento.
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