Così parlò Kamasutra (da Sicilia&Donna)


LA CARTAGINE – L’impiegato di banca ripiega con scrupolo la ricevuta e poi la consegna al cliente. “Mi raccomando, la conservi bene”. “Ma è chiaro – risponde compiaciuto il correntista – io conservo sempre la cartagine”.

SE LO SAPREI – Scoppiato che era il bubbone AIDS, la TV locale mandò in giro per le piazze catanesi la giornalista a porre la fatidica domanda: “Ma lei berrebbe in un bicchiere dove ha bevuto un malato di AIDS ?”. Sì, no, ma quando mai, fu la serie iniziale di risposte. Fino a quando la cronista non si imbatté in un vigile urbano che, presa la rincorsa, sentenziò: “Se lo saprei, non beverei”. (Si è poi multato da solo per violazione del codice linguistico).

 

FILETTO DI FANGO – Alla Vucciria di Palermo, dalle rispettive bancarelle, due commercianti si insultano reciprocamente (un po’ scherzano, un po’ no). Dopo un duello di improperi, il Golden gol lo realizza l’ambulante che pennella un giudizio al vetriolo del proprio collega: “Tu non sei fango, tu sei filetto di fango”.

COME FANTOMAS – Il popoloso quartiere siciliano era in subbuglio al diffondersi della notizia che una statua della Madonna, nel giardinetto di casa di una affidabilissima famiglia, piangeva lacrime di sangue. In maggioranza quelli che credono al prodigio. Leader del partito degli scettici, un verboso quarantenne: “Io con i miei occhi non ho assistito a nessun prodigio e quindi non ci credo. Se permettete, io sono come Fantomas”. (Da allora la Chiesa cattolica ha provveduto a dotare di mascherina l’icona di San Tommaso).

dal magazine Sicilia&Donna 

Articolo Precedente Un'oasi del gusto in centro città: parte EnoChocolate
Articolo Successivo Fa tappa a Catania "Racconti nella Rete"

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *