Uno spaccato obiettivo e senza sconti della realtà carceraria e delle condizioni di vita dei detenuti è quello che emerge dal film documentario “Delinquenti” di Cineanima, che per la seconda volta in pochi mesi andrà in onda su Rai Storia, nell’ambito dello speciale “Giornata della Legalità”.
L’appuntamento è per venerdì 23 maggio, alle 17.00. La trasmissione del documentario sarà preceduta dall’introduzione del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.
La prima volta di “Delinquenti” su Rai Storia era stata per l’anteprima nazionale, lo scorso 26 marzo, all’interno di “Diario Civile”, un programma dedicato al tema della giustizia e del diritti.
Le vite dei carcerati, nella dimensione quotidiana della detenzione nella casa circondariale dell’ Ucciardone, vengono documentate senza preconcetto e senza filtri.
Sono gli stessi detenuti a raccontarsi. Attraverso storie nelle quali si intravede la frattura definitiva tra un prima, l’esistenza da uomini liberi, e un qui e ora, segnato dai confini angusti di una cella e da un tempo che sembra non scorrere mai.
Il documentario fissa in modo autentico la visione intima dei detenuti immersi nei riti e nei tabù del microcosmo carcerario più famoso d’Italia, riportando il vissuto e le aspettative dei singoli detenuti e aprendo riflessioni sull’idea stessa della pena e del reinserimento sociale.
Dopo averlo visto, risulta difficile dimenticare lo sguardo paziente di Andrea e la sua commozione nell’esprimere il desiderio di ricevere la Prima Comunione, o la disperazione di Ignazio, che piange come un bambino al pensiero di non poter più stare con la moglie e la figlia.
“Delinquenti” è un prodotto dell’Associazione Cineanima, nata a Palermo nel 2010, con lo scopo di documentare cinematograficamente le realtà meno visibili del disagio sociale, fondando nuove spinte verso l’integrazione culturale e la legalità.
“La legalità può affermarsi soltanto con la conoscenza diretta delle realtà che la ostacolano; con i nostri film documentari d’autore – sottolinea il presidente di Cineanima Giuseppe Candura – cerchiamo di dare il nostro contributo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui temi connessi alla marginalità sociale quale frequente fonte di fenomeni di illegalità. Un progetto così complesso e delicato – afferma ancora Candura – non avrebbe mai potuto realizzarsi senza l’insostituibile supporto della Direzione della Casa circondariale Ucciardone; ringraziamo la dottoressa Rita Barbera e il suo intero staff, nella speranza che il film possa in qualche modo contribuire a migliorare la qualità della vita di tutti coloro i quali si trovano a vivere all’interno delle carceri italiane.”
Il documentario porta la firma della regista serba Tamara Von Steiner, che, dell’esperienza nella casa circondariale, ricorda: “Ho trascorso tre settimane all’interno del famigerato carcere Ucciardone; dopo aver completato le riprese, ho avvertito l’obbligo morale di montare il documentario in un modo tale da rappresentare ciò che io avevo percepito durante l’osservazione, come suggeriva F.Wiseman. Così, ciò vedrete è il film che riporta onestamente questa forte esperienza personale che ho vissuto”.
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