La seconda Commissione di consultazione e studio della Provincia regionale di Enna, presieduta da Totuccio Miroddi, ha focalizzato l’attenzione sulla delicata situazione di quanti necessitano di assistenza socio – sanitaria. Servono interventi urgenti a favore delle fasce deboli, tra queste anche mamme e bambini.
Prendendo spunto dalla relazione dell’assessore Zinna e dai dati che lo stesso ha fornito, il consigliere provinciale Salvo La Porta (Pdl) ha detto: “Il funzionamento dell’assistenza domiciliare integrata continua ad impantanarsi nella difficoltà del dialogo e i cittadini, purtroppo, siamo assuefatti ad un’accettazione quasi fatalistica dei ritardi o delle inadempienze della burocrazia. Se è vero che, come ci informa Zinna, ci sono a disposizione dei fondi, ai quali si può attingere, non è più possibile perdere tempo”.
E aggiunge: “Quando si parla di assistenza, di solito, si pensa all’anziano inabile; ma nella realtà ci sono altre fasce di popolazione debole, che vivono nel continuo affanno, nel tentativo titanico di condurre una vita serena. Penso al mondo della maternità e dell’infanzia che, a fronte del rapido mutare della situazione sociale si trova abbandonato a se stesso”. Secondo quanto spiega La Porta “esistono dei fondi (cospicui anche per il nostro territorio), che si attinga a questi per porre la giusta attenzione sull’infanzia, che ha il diritto di vivere in serenità e verso la quale i nonni abbiamo il dovere di guardare, ringraziando i bambini per ogni sorriso che ci regalano, facendo diventare di mite primavera le nostre giornate d’autunno.”
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