Nel Gattopardo di Tomasi di Lampedusa si legge testualmente che “se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. La citazione ci viene in mente osservando Fabrizio Corona che torna a far da ospite in serate ed eventi vari, non rinunciando mai ai selfie e al suo telefonino, facendo indigestione di fan e autografi ma senza troppa empatia, con un atteggiamento che pare essere sempre lo stesso. E se ti parla lo fa senza mai guardarti negli occhi. Fabrizio Corona è stato ospite di un noto locale di Misterbianco, presentandosi con un’ora di ritardo.
Appare scostante e non sorride nelle foto ricordo con le fan. “Sono un esempio del fatto che se si vuole, si può – spiega – Arrivo da Catania e nei miei libri racconto che quando ho detto a mia madre che non volevo studiare all’università, le ho promesso che a 25 anni sarei stato milionario e avrei sposato una top model. In realtà è stato cosi. Era un obiettivo di vita che mi ero dato. Ognuno di noi si deve porre degli obiettivi, se ci metti la testa, hai intelligenza e voglia di fare, ci puoi riuscire. Io sono un semplice ragazzo venuto da Catania ma che ha conquistato l’Italia”.
E aggiunge: “A Catania ho avuto tantissime fidanzate e le ricordo tutte. Qui ho avuto anche un grandissimo amore. Attualmente sono in una situazione di fidanzamento. Ma se volete c’è mio cugino che arriva direttamente da Los Angeles ed è single”. Fabrizio Corona ha poi annunciato: “Ho dei progetti grossi per la televisione. Ho registrato un programma con Maurizio Costanzo. Penso che l’anno prossimo mi vedrete molto spesso in televisione”.
A chi gli chiede un consiglio per entrare nel mondo dello spettacolo, risponde “Siamo pieni di meteore. Per restare nel tempo ci vuole sostanza. Sono in questo mondo da vent’anni e nonostante tre anni e mezzo di galera, sono più famoso di prima. Vuol dire che ho qualcosa di particolare. Se vuoi fare il cantante devi avere una preparazione. Se vuoi fare l’attore, inizi da giovane e poi impari. Se vuoi fare apparizioni e momenti di visibilità è facile averli. Bisogna poi mantenerli”.
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