Fondo di investimento, capitali in cassaforte?


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Adatti a tutte le tasche, buoni per qualsiasi tipo di investimento, generatori di discreti livelli di rendimento. I Fondi comuni di investimento rappresentano senza dubbio uno degli strumenti più interessanti, e ricercati, degli ultimi anni, soprattutto a seguito dello scarso appeal conseguito dai Titoli di Stato, che progressivamente hanno visto ridurre il rendimento medio (nonostante alcune oscillazioni degli ultimi anni, anche nell’Eurozona).

Il meccanismo dei Fondi comuni di investimento è abbastanza semplice, ma nasconde potenzialità davvero infinite. La prima distinzione da conoscere è quella tra Fondi aperti e chiusi. I secondi prevedono quote fisse, acquistate dagli investitori attraverso un capitale riscattabile solo a scadenza. Nel caso dei fondi aperti, invece, gli investimenti variano, e ciò consente al gestore di acquistare o liquidare asset, cosa che naturalmente determina un andamento oscillante del tasso di sconto (quando il valore degli asset supera quello delle quote) e premio (quando il valore delle quote supera quello degli asset). Di norma, comunque, è opportuno puntare ad un’allocazione bilanciata degli asset, per evitare di incorrere in disinvestimenti nei momenti più difficili del mercato finanziario.

I Fondi di investimento sono una forma di investimento abbastanza sicuro. Molto dipende dal modo attraverso cui vengono gestiti ma, come detto, con un portafoglio differenziato non si dovrebbe incorrere in grosse sorprese. Il rendimento è variabile, e dipende dalla natura del fondo. Gli ETF (Exchange Trade Fund), ad esempio, presentano una gestione passiva, ossia replicano l’andamento di un indice di riferimento, quale ad esempio il valore dell’oro. In questo caso, il capitale è praticamente in cassaforte, ma il rendimento non è particolarmente appetibile. Diversamente vanno le cose quando la gestione è attiva, e l’obiettivo è quello di battere il rendimento medio del mercato. Rendimenti alti, ma si alzano anche i rischi. Insomma, è bene sapere sempre a cosa di va incontro.

Andiamo a vedere quali sono i Fondi che attualmente offrono dei rendimenti più interessanti. In Italia, sicuramente il fondo Gestielle presenta delle cifre interessanti se ci limitiamo all’orizzonte di un mese, ma parliamo comunque di percentuali, che superano di poco il 4%. I fondi esteri, in tal direzione, offrono rendimenti decisamente più interessanti; basta guardare alla grafica sugli andamenti de ilSole24Ore, al Blue Bay Fund, che con il suo 15,87% fa impallidire i fondi nostrani. I guadagni si fanno molto più allettanti con una prospettiva più ampia, ad esempio a sei mesi. In Italia, Amundi Eureka Energia si guadagna il primo posto con l’8,9%, ma è all’estero che puntano gli investitori più aggressivi. Qui, Lux vola con un 49% da stropicciarsi gli occhi. Naturalmente, non è tutto oro ciò che luccica. La volatilità del mercato azionario suggerisce sempre di tenere sotto controllo il tasso di rischio. Specie per chi è meno esperto, la sorpresa (negativa) è sempre dietro l’angolo.

 

 

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