La Giunta del Comune di Asola, nell’Alto Mantovano, è stata dichiarata decaduta con un provvedimento della Presidenza della Repubblica. Nessuna infiltrazione mafiosa o il sospetto di comitati d’affari, ma è bastato, più semplicemente, la “dimenticanza” del sindaco di nominare almeno una donna. Lo statuto comunale, infatti, prevede già dal 1995 la presenza di entrambi i sessi nell’esecutivo.
Da qui il ricorso presentato da tre donne, una consigliere di parità, che hanno ottenuto prima il parere favorevole del Consiglio di Stato e poi il provvedimento della Presidenza della Repubblica.
Adesso, il sindaco di Asola dovrà nominare una nuova squadra di assessori con almeno una donna. Nel frattempo i magistrati si troveranno, probabilmente, a dover valutare un altro aspetto giuridico: gli atti amministrativi fin qui firmati sono da considerarsi nulli?
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