Porta la firma di Guglielmo Epifani la lettera indirizzata al presidente del comitato organizzatore di Palermo Pride 2013, Titti De Simone, nella quale il segretario del Partito democratico chiarisce che il Pd aderisce al “Pride nazionale di Palermo e assicura il suo impegno politico e parlamentare”.
Nero su bianco Epifani comunica che il “nostro gruppo alla Camera ha richiesto di fissare la data per la discussione sulle norme di contrasto all’omofobia e alla trans fobia. Al Senato sta per cominciare il confronto sulle varie proposte di legge per il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali”. E aggiunge: “In questi anni il nostro partito ha approvato una piattaforma programmatica su tutti i diritti civili e sull’ampliamento delle leggi di libertà. Questa piattaforma affronta anche questioni come il divorzio breve e la cittadinanza per le persone che nascono nel nostro Paese”.
Epifani rassicura l’organizzatrice e garantisce che “l’impegno non mancherà” e si riferisce in modo particolare a questioni come “il riconoscimento della funzione genitoriale per il partner non biologico all’interno delle famiglie omogenitoriali che è incluso nella proposta di legge avanzata durante la campagna elettorale, o alla revisione della legge 164 del 1982 con la possibilità di attribuzione dei nuovi dati anagrafici senza l’obbligo degli interventi chirurgici”.
Guglielmo Epifani conclude assicurando la presenza al corteo di una delegazione del Partito democratico.
Sarà, invece, Nichi Vendola a guidare la delegazione parlamentari SEL per corteo Pride previsto domani a Palermo. Vedrà la presenza dei deputati Erasmo Palazzotto, Alessandro Zan, Marisa Nicchi. “La stagione dei diritti non può attendere oltre” con queste parole il leader di SEL Vendola ha annunciato la sua presenza al corteo che si inserisce in un calendario fitto di eventi e appuntamenti organizzato dal Palermo Pride
“Quest’anno con il Pride nazionale- afferma il deputato siciliano di SEL Palazzotto- Palermo diventa a pieno titolo capitale dei diritti. Mi auguro che il Pride più a sud d’Europa possa contribuire ad aprire una nuova stagione di riconoscimento di diritti e di uguaglianza, che sappia adeguare la legislazione italiana a quello che oramai, nella nostra società, è universalmente riconosciuto, cosi come in questi anni l’esperienza del Palermo Pride ha saputo contribuire a far crescere la cultura dei diritti nella nostra città e nella nostra regione“
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