I detenuti di Favignana diventano cuochi


Da protagonisti di errori di vita e scelte sbagliate, ad aspiranti mastri pastai e lavoratori nel mondo della ristorazione. Un’occasione per dare il via ad un futuro diverso fuori dalle sbarre e un’opportunità dai nobili fini sociali, quella offerta a Favignana dal progetto “La Linea”, realizzato in associazione temporanea di scopo tra la struttura formativa capofila ‘In. Form. house’, la Omina Service e l’Istituto per la promozione e formazione professionale, finanziato dalla dall’assessorato regionale alla Famiglia e alle Attività Sociali e dal Fondo Sociale Europeo 2007/2013 .

 

Dal 20 gennaio verrà data l’opportunità ai detenuti della casa circondariale di Favignana, di entrare a fare parte dei percorsi formativi di cucina pietanze tipiche mediterranee e tecniche di lavorazione e produzione artigianale di pasta fresca e condimenti tipici siciliani. Gli allievi impareranno tutte le tecniche legate al mondo dell’arte culinaria siciliana e della produzione e lavorazione della pasta fresca. “Il progetto – dice il direttore Nicola Gambino – è stato ideato, strutturato e articolato con il preciso intento di favorire il processo di inclusione sociale e di adozione di modelli di vita socialmente accettabili da parte dei soggetti in esecuzione di pena. Infatti, oltre alla formazione, il progetto prevede per i detenuti l’opportunità di potere partecipare a una azione di work experience, attivando metodologie innovat ive che possano facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro sia in attività interne all’istituto penitenziario sia all’esterno per i soggetti in misura alternativa”. Effettuata la fase formativa, si prevede, previa preventiva autorizzazione dell’Ufficio di esecuzione penale esterna (UEPE) di Trapani, il coinvolgimento dei detenuti nelle attività commerciali del Comune di Favignana, all’esterno della struttura penitenziaria. 

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