I dieci lavori che non conoscono crisi


Siete inoccupati o disoccupati, freschi di laurea o tagliati fuori, in attesa di occupazione o di rinnovamento, figli di papà o di un dio minore, … poco importa, ciò che conta è non darsi per vinti e scoprire quali sono le professioni più gettonate del momento.

“Dimmi cosa vuoi e ti dirò chi sei”, recitava un vecchio detto, nulla di più veritiero! Se vi interessano crescita e guadagno consigliamo l’elenco di 24/7 Wall St stilato tenendo conto dell’invecchiamento del paese e del marketing legato alle imprese. Medici e infermieri, igienisti dentali, ingegneri civili, revisori contabili, analisti di gestione, sviluppatori di software, esperti di marketing e promotori finanziari. Ecco le figure professionali che vanno alla stragrande in un panorama americano non troppo distante dal nostro.

 

E se i soldi non danno la felicità, uno studio condotto dall’Università di Chicago mostrerebbe che sentirsi socialmente utili la dia! Svolgere un lavoro con passione, dando sfogo alle predisposizioni psicoattitudinali, aiuterebbe se stessi e gli altri. Via libera, dunque, al sociale ed alla creatività per sentirsi a proprio agio ed essere felici!

Ma se denaro e felicità non sono i vostri criteri di scelta, se l’unica cosa che vi spaventa è restare senza lavoro, ecco a voi le 10 professioni che non conoscono la crisi: sarti, panettieri, pasticceri e gelatai, imbianchini, idraulici, estetisti e parrucchieri,  …  insomma parola d’ordine? “indispensabilità”.

Infine per i “giovani dentro”e sognatori incalliti non mancano gli «ibridi professionali all’insegna del progresso” prospettati dalla top five di mondo lavoro.it Broadband architect (architetto delle televisione), virtual set designer, (disegnatore di set virtuali per il cinema), fashion Feng Shui (consulente di moda in linea con filosofia cinese), soul coach (allenatore dell’anima) e psicologo canino.  

E per tornare coi piedi per terra, cosa aspettarci dal prossimo futuro?  Fra la ripresa della crescita occupazionale al 2015, prevista dall’Isfol e i ricercatissimi «profili  high skill», delineati dal segretario generale di Unioncamere Gagliardi, “Io … speriamo che me la cavo!”

 

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