Costruirà un asilo nido a proprie spese e lo donerà all’Università di Catania, a vantaggio dei figli dei dipendenti dell’Ateneo. Salvatore Ciacchella, 93 anni, ex imprenditore di successo nel ramo delle attrezzature sanitarie ha voluto così concretizzare l’intenzione di realizzare qualcosa per ricordare i 27 bambini rimasti uccisi con la loro insegnante a causa del crollo della loro scuola, a San Giuliano di Puglia, nel corso di un sisma che colpì il Molise nel 2002.
L’asilo che, dopo il via libera del Comune di Catania, potrà sorgere in un terreno della Cittadella universitaria, nei pressi del Polo bioscientifico di Agraria, avrà pertanto una copertura che ricorda un paio di ali di gabbiano stilizzate, così come ha voluto il benefattore committente, profondamente colpito dalla tragedia degli “angeli di San Giuliano”. Ciacchella ha preteso anche che l’edificio – una struttura di 600 mq che accoglierà inizialmente trenta bambini, il cui progetto è stato redatto dall’architetto trentino Angelo Maria Tellone e dai catanesi Vito Carmelo e Oriana La Verde con il supporto del prof. Corrado Fianchino – possieda caratteristiche di sicurezza, anche antisismica, e prestazioni energetiche assolutamente all’avanguardia.
Questa mattina il direttore generale dell’Università di Catania Federico Portoghese e il sig. Ciacchella, accompagnato dai nipoti Maria Laura e Stefano, hanno siglato davanti al notaio la cessione in comodato del terreno e riconfermato gli impegni, da portare a termine entro il termine massimo di 3 anni dall’approvazione comunale.
“Desidero manifestare la mia personale gratitudine e quella di tutto l’Ateneo a chi, con questo atto di profonda generosità e di sensibilità nei confronti del benessere dei bambini, ha dimostrato anche un alto senso civico e di responsabilità sociale – ha commentato il rettore Giacomo Pignataro, ringraziando il signor Ciacchella -. E’ un gesto che senza dubbio rimarrà nella storia della città, dal canto nostro ci impegniamo sin d’ora a gestire la struttura e i servizi che essa offrirà secondo standard e criteri di assoluta efficienza e funzionalità, all’altezza degli auspici di chi ce l’ha donata”.
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