Alla sanità pubblica vengono destinati 8.000 euro in tasse su uno stipendio ipotetico di 100.000 euro annui. Nonostante questa enorme somma di denaro, le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale non sono all’altezza delle richieste. Lo conferma un inoppugnabile dato statistico: ben il 54% dei rimborsi, ben oltre la metà, quindi, effettuati dalla Casagit ai giornalisti iscritti sono di natura sostitutiva e non più integrativa, come invece accadeva fino a qualche anno fa.
Ma è cambiata anche l’utenza della Casagit: prima la stragrande maggioranza era composta da giornalisti assunti ex articolo 1, adesso sempre più non contrattualizzati o con rapporti di lavoro precario, spesso con assunzioni a tempo determinato per pochi mesi nell’arco dell’anno.
Proprio sui “nuovi profili” la segreteria provinciale dell’Assostampa, ha organizzato un incontro a Catania, l’unico in Sicilia, con il presidente della Casagit, Daniele Cerrato, con il direttore, Francesco Matteoli, e i colleghi eletti nei vari organismi della Cassa di assistenza: Giovanna Genovese, Giulio Francese, Francesco Di Parenti.
Dopo una breve panoramica sullo stato di rivoluzione della professione di Alberto Cicero e Daniele Lo Porto, rispettivamente segretario regionale e provinciale dell’Assostampa, presente Luigi Ronsisvalle, vice segretario vicario della FNSI, Cerrato e Matteoli hanno illustrato ai colleghi presenti le caratteristiche dei vari profili che permettono di aderire con tre livelli di contributi e di poter accedere, di conseguenza, a più o meno servizi.
Questa apertura ai giornalisti non contrattualizzati, che sono in numero sempre crescente, ha portato fino ad ora a circa 700 nuove adesioni, dimostrandosi efficace e rispondente ad una nuova richiesta di sanità privata integrativa e sostitutiva del SSN.
Il termine ultimo per l’adesione è il 31 dicembre 2013. Le informazioni possono essere reperite anche sul sito www.casagit.it e tramite l’URP della stessa Cassa.
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