Venti donne provenienti da 12 Paesi (Italia, Francia, Spagna, Libano, Tunisia, Marocco, Libia, Algeria, Egitto, Giordania, Iraq e Palestina), si raccontano nel video dal titolo “The World is mine”, realizzato dalla ong Mediter, primo frutto del progetto Jasmine, la Rete delle Donne leader nel Mediterraneo costituita a Palermo nel novembre 2019. Il progetto vede la collaborazione della ong algerina «Touiza de Wilaya d’Alger » e dei Comuni di Palermo e di Algeri Casbah.
Non è casuale la scelta del nome Jasmine, simbolo di riscatto, comprensibile e condiviso sia in Europa sia nel mondo Arabo, in tutte le sue diverse interpretazioni, associato a un fiore, ma anche alla storia di una donna che rifiuta un destino di subalternità e sottomissione. Le venti donne ne sono testimonial e madrine con la volontà di sostenere i talenti e abilità di quante altre aspirano a ruoli di leadership nel Mediterraneo.
«La sfida è quella di un cambiamento culturale radicale – spiega il presidente di Mediter, Victor Matteucci – , scommettendo sul talento, sul coraggio e sulla competenza delle donne, un messaggio indirizzato soprattutto alle nuove generazioni che aspirano a ruoli di leadership nel Mediterraneo. Forza e determinazione che tutte le donne della Rete hanno nel cuore e che esprimono attraverso la profondità dei loro sguardi per dire a tutte che il mondo può e deve appartenere alle donne». I brani del video sono stati donati a Jasmine da Nawel Ben Kraïem, giovane artista tunisina capace di “graffiare l’anima” attraverso la sua musica, tanto fantastica quanto dolorosa, esempio anche lei di una capacità di riscatto che travalica ogni confine.
Obiettivi della rete Jasmine
A Palermo nei mesi scorsi la rete Jasmine ha sottoscritto un documento programmatico per la realizzazione della Carta delle Donne Leader nel Mediterraneo che, tra i suoi obiettivi, garantirà un’assistenza nella gestione amministrativa, politico-istituzionale come anche di imprese profit e non profit, sviluppando relazioni strategiche, favorendo la cooperazione tra le due rive del Mediterraneo, rafforzando l’influenza delle donne nelle decisioni, facilitando la crescita di un management di donne nella Regione e supportando le dinamiche di genere.
Le donne leaders della Regione Mediterranea: Sabrina Abdelhak, Nehad Abolkomsan’, Bissan Ahmed, Farida A. Allaghi, Suzan Aref, Samira Baghdadi, Enaam Barrishi, Letizia Battaglia, Soukeina Bouraoui, Maria Cuffaro, Diana Çuli, Rita (Ghita) El Khayat, Boutheina Gribaa, Shatha Habahbih, Nuria Viñas LLebot, Aicha Beya Mammeria, Ramon Surina Montserrat, Pia Gras Moreu, Benedetta Oddo, Valérie Shneider, Simone Sussikind.
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