La chiesa San Giovanni Battista, prezioso monumento antico nel cuore di Ortigia, a Siracusa, da oltre un secolo non ospitava emozionati sposi e parenti in tiro per il fatidico sì. Dopo cento anni riapre le porte alla celebrazione dei matrimoni. Aspiranti marito e moglie possono ora avanzare spediti verso l’altare all’interno di una chiesa a cielo aperto. Il tetto, infatti, non c’è. L’ultimo matrimonio risale al 1915. Negli ultimi anni la chiesa era diventata location di eventi culturali e artistici. Oggi riprende il ruolo per il quale era stata realizzata, il culto religioso.
I primi sposi che hanno scelto di unirsi per la vita nella chiesa San Giovanni Battista, ai più nota come la Chiesa di San Giovannello, sono Natale Calafiore e Melania Arangio che hanno affidato l’organizzazione della cerimonia alla wedding planner Valentina Barrile di Sicilianozze.
Per celebrare la riapertura della chiesa San Giovanni Battista, l’esperta del settore ha pensato ad un tripudio di fiori bianchi pesca e arancio, a contrastare le pareti neutre della chiesa e ad omaggiare la primavera già inoltrata (il matrimonio si è svolto a inizio giugno).
Lampadari fioriti sospesi per aria sottolineavano il pregio della chiesa senza tetto seguendo il camminamento della sposa. Sedie dorate erano impreziosite da peonie color pesco, capaci di creare un vero e proprio viale con drappi bianchi che evidenziavano le volte austere delle navate.
La Chiesa San Giovanni Battista a Ortigia
La Chiesa San Giovanni Battista si trova in piazza del Precursore, nel rione Giudecca di Ortigia. È stata costruita su un’altra basilica paleocristiana del IV secolo, costruita quest’ultima su ordine del vescovo Germano. L’aspetto attuale è del 1380. Ha un portale quattrocentesco, un rosone e l’apice della facciata che non sono allineati fra di loro e questo per via delle manomissione subite dalla chiesa nel corso dei secoli, non ultima quella del XVIII secolo. Ha anche due celle campanarie sulla sinistra dell’edificio, oggi senza tetto. L’interno è a croce latina, a tre navate, separate da colonne alternate ad archi ogivali.
La chiesa San Giovanni Battista viene restituita quindi ai cittadini che potranno, ogni sabato, seguire la messa celebrata alle ore 18. E ovviamente sceglierla per il giorno più bello.
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