Il reintegro dei giornalisti licenziati nel 2006 e il risarcimento dei danni. La Corte d’appello di Catania ha emesso oggi la sentenza che condanna Telecolor (azienda del gruppo Ciancio). “C’è un giudice a Catania! Questa volta è proprio il caso di dirlo. La sentenza non può che riempirci di gioia. Non solo perché ci restituisce il posto di lavoro ma anche perché ci ripaga, soprattutto moralmente, di anni di isolamento. – scrivono in una nota Fabio Albanese, Giuseppe La Venia, Valter Rizzo, Nicola Savoca, Katya Scapellato e Alfio Sciacca – Vengono finalmente riconosciute le nostre ragioni annullando i nostri licenziamenti. Ringraziamo i nostri avvocati D’Amati e Biancarosa”. E aggiungono: “In questo momento, inoltre, il nostro pensiero e la nostra solidarietà vanno ai tanti colleghi di Telecolor che stanno vivendo sulla loro pelle la medesima minaccia di licenziamento. In tal senso la sentenza Corte d’appello sancisce un principio importante: pure in una città difficile come Catania si può ancora confidare nella giustizia e sostenere a testa alta le proprie ragioni”.
A riguardo si esprime anche la segreteria provinciale di Catania dell’Associazione siciliana della Stampa che esprime “sincero compiacimento per la sentenza della Corte d’appello sezione Lavoro di Catania che ha disposto l’inefficacia dei licenziamenti effettuati dall’emittente Telecolor nel 2006, accogliendo quanto richiesto, a cominciare dal reintegro, dai colleghi, giornalisti che con la loro professionalità avevano contribuito alla crescita dell’emittente catanese”.
La società editrice dell’emittente televisiva sulla sentenza scrive: ”Telecolor International Spa prende atto del dispositivo della Corte di Appello di Catania che ha dichiarato inefficaci, per motivi formali, e non ha affatto annullato, per motivi sostanziali, i licenziamenti dei giornalisti Alfio Sciacca, Fabio Albanese, Walter Rizzo, Nicola Savoca, Katia Scapellato e Giuseppe La Venia. In attesa di conoscere nel merito le motivazioni della sentenza e di proporre immediato ricorso in Cassazione – si legge nel comunicato aziendale – Telecolor non può che ribadire che i posti di lavoro, che nessuna sentenza può fare rivivere, sono stati cancellati dalla crisi economica prima che dall’azienda che sta lottando per la sua sopravvivenza”.
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