In Sicilia non si applicherà la legge Gelmini sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche ma la legge regionale 6 del 2000. Lo stabilisce la sentenza n. 147 con la quale la Corte Costituzionale ha dato ragione alla Regione siciliana che aveva impugnato la norma nazionale “per l’incostituzionalità della nuova legge statale per violazione delle disposizioni statutarie che assegnano alla Regione la competenza legislativa primaria in materia di istruzione elementare e competenza legislativa concorrente in materia di istruzione media e universitaria, nonché le relative funzioni esecutive ed amministrative in materia”.
Il Presidente della Regione siciliana si era determinato ad impugnare la Legge Gelmini, a tutela delle prerogative statutarie della Regione siciliana. In particolare il ricorso presentato al Giudice delle Leggi riguardava l’art.19, comma 4, della Legge n.111/2011 nota, appunto, come legge Gelmini sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Tale decisione era stata suffragata da relativa delibera della Giunta regionale (n.186 del 5 agosto 2011), che aveva dato il via libera al ricorso innanzi alla Corte costituzionale.
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